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NoA31Nord contro Schneck e i politici veneti: sindrome Nimby al contrario

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 17 Dicembre 2013 alle 17:10 | 0 commenti

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Renzo Priante, Comitato No Valdastico Nord - In Veneto, e in provincia di Vicenza specialmente, i politici stanno dando luogo al fenomeno Nimby al contrario: qualsiasi opera va bene purchè venga fatta nel nostro territorio. Anche se non serve, anche se è superata, anche se costa troppo, anche se non verrà mai finita.

In questi giorni stiamo assistendo infatti ad uno stillicidio di dichiarazioni sull’A31 Nord legato al fatto che le concessioni autostradali sono scadute e le società monopoliste son disposte a tutto pur di ottenere l’ennesima proroga.

Il più disperato di tutti è Attilio Schneck (Lega Nord), commissario della Provincia di Vicenza, che agisce però anche e soprattutto in veste di presidente dell’A4 Holding: Schneck addirittura ha scritto un appello alcuni giorni fa a tutti i politici vicentini in difesa della “sua” autostrada. Da cosa? Dall’emendamento alla legge di stabilità che prevede la fusione tra concessionarie autostradali, ad esempio l’A22 con l’A4: soluzione accarezzata invece da Flavio Tosi (Lega Nord), presidente della società Autostrada Brescia-Padova, controllata dallo stesso Schneck, perché rinnoverebbe automaticamente le concessioni scadute e renderebbe quindi inutile l’A31 Nord, che avrebbe il difetto, dal punto di vista del sindaco di Verona, di togliere traffico – e quindi profitti – all’Autobrennero.

Se a Schneck poi si affianca Luca Zaia (Lega Nord), governatore del Veneto, a Tosi si appaia Ugo Rossi (Patt), presidente della Provincia autonoma di Trento governata da una coalizione di centrosinistra, sempre dichiaratasi contro l’A31 Nord, ma non al rinnovo delle concessioni scadute. Infine sembra scendere in campo Federico Ginato (Pd), che pur avendo condiviso personalmente alcuni mesi fa le preoccupazioni del comitato No Valdastico Nord, ora sembra improvvisamente al fianco di Schneck al grido che “il futuro vicentino non possono sceglierlo gli altri”.

In definitiva, quello che fino a pochi mesi fa volevano farci passare per un potenziamento dei corridoi europei (tesi smentita dalla stessa CE con una risposta ad un’interrogazione dell’eurodeputato Andrea Zanoni), si rivela ora per quello che è: un affare provinciale, che vede contrapposte da un lato la provincia di Vicenza, dall’altro le province di Trento e Verona.

Mentre lo Stato rischia il default, le squadre di monopolisti e i loro rappresentanti politici si contendono spudoratamente i profitti delle autostrade, entrambe le parti sapendo di aver torto: le concessioni sono scadute e vanno messe a gara per assicurare allo Stato le maggiori entrate possibili, che ci risparmierebbero rincari di Iva, Imu e Tares (o ci fornirebbero servizi migliori). Ma mungere i cittadini è senz’altro più facile che diminuire i profitti di banche e grossi gruppi finanziari che gestiscono le redditizie concessioni autostradali.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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