No pedemontana, Usb Vicenza adesione manifestazione 17 marzo
Martedi 13 Marzo 2012 alle 17:46 | 0 commenti
Usb Vicenza - No pedemontana, no grandi opere, no tangenziali militari, manifestazione contro la pedemontana, sabato 17 marzo ore 14.30 Piazza San Paolo Alte Ceccato. I lavoratori si mobilitano non solo per le proprie condizioni di lavoro ma anche sui beni comuni e sul sociale. La Pedemontana è un'altra delle famose grandi opere di cui è costellato il nostro paese; Tav, Ponte sullo stretto, Expo di Milano, F 35 e Dal Molin per le spese militari, ecc
Grandi opere che comportano la distruzione del territorio e che fanno sicuramente felici i costruttori ma scarso se non nullo vantaggio per i cittadini. La Pedemontana che vogliono costruire parte da Brendola, va in Valle Agno fino a Castelgomberto, con galleria giunge a Malo, poi Villaverla e affianca la Gasparona fino a Bassano per poi proseguire fino a Spresiano. L'opera in sé è devastante e non utilizza tratti stradali già esistenti e soprattutto nel tratto vicentino l'opera è assolutamente inutile; abbiamo già  l'autostrada Valdastico e la Gasparona: bastano ammodernamenti dell'esistente per andare incontro alle esigenze di traffico. La pedemontana serve sopratutto per quello delle merci; perchè si hanno ancora in mente  2 corridoi che dal Portogallo vanno in Russia; uno ferroviario, tav, e uno stradale: così avremmo le merci che per essere consumate avranno alti costi di trasporto e alti costi di inquinamento a tutto svantaggio della agricoltura locale. la pedemontana se costruita sarà a pagamentto, per cui poco utile alla mobilità locale. Costa milioni di euro che vengono sottratti ad altri interventi sociali, e ambientali sicuramente più utili: sanità scuola, mobilità alternativa, trasporto pubblico e collettivo, trasporto merci su rotaia o su mare, fonti rinnovabili, ecc. Sempre inerente alla mobilità siamo contrari pure al prolungamento della valdastico in quanto a nord esiste già la Valsugana (anche qui basterebbero pochi interventi ) e a sud già con la tangenziale di Padova dove è possibile muoversi bene. Non vogliamo neppure la tangenziale militare che vogliono costruire tra il Dal Molin e La Caserma Ederle. la definiamo militare perchè in realtà serve allo spostamento delle truppe USA: altro che compensazione rispetto alla occupazione militare che subisce Vicenza. A fronte di una crisi economica recessiva che miete vittime tra i lavoratori, che produce povertà , la soluzione "capitalista" prevede lenzuolate di asfalto e devastazione ambientale, prevede grandi opere che portano un sacco di soldi (per ottenerli esagerano anche i percorsi da costruire) e occupazione limitata e temporanea, prevede infiltrazioni malavitose, riciclagggio di soldi e sostanze tossiche - e di solito qualche bustarella. Queste grandi opere; tutte a pagamento per i cittadini, sono un debito ulteriore per le nostre tasche; non servono e non le vogliamo pagare. Vogliamo una mobilità che rispetti il territorio e non la privatizzazione dei trasporti pubblici collettivi. Vogliamo occupazione buona che veda la salvaguardia del territorio e non la sua distruzione. Vogliamo lavoro e reddito per tutti.
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