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No Monsanto day: iniziativa a Vicenza contro gli Ogm, con un attacco a Maltauro

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 24 Maggio 2014 alle 19:04 | 0 commenti

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Cs Bocciodromo, Csa Arcadia, Gruppo d'acquisto solidale No Dal Molin - Oggi, 24 maggio, è la giornata internazionale di boicottaggio della Monsanto. In 52 paesi del mondo e oltre 400 città sono in corso mobilitazioni contro la multinazionale statunitense, che chiedono il boicottaggio dei suoi prodotti e lo stop definitivo all’introduzione di Organismi geneticamente modificati (Ogm), pesticidi e altre sostanze agro-chimiche nocive sulle nostre tavole.

Anche a Vicenza una trentina di attivisti hanno fatto un’iniziativa di informazione dei consumatori all’interno dell’Interspar di Borgo Berga, applicando delle etichette che segnalano la possibile presenza di Ogm in alcuni prodotti distribuiti nella grande distribuzione.
La scelta di Borgo Berga non è casuale, come spiegano i promotori dell’iniziativa: “Abbiamo scelto un luogo simbolo della cementificazione e della distruzione del territorio, per ribadire la necessità di fermare il consumo di suolo e difendere la piccola agricoltura contadina che salvaguarda la terra e la biodiversità”. Inoltre, il committente della grande opera a Borgo Berga è il gruppo Maltauro (con Codelfa di Tortona); gli attivisti hanno dedicato uno striscione all’imprenditore vicentino - “Maltauro divora la terra: No Expo” - attaccandolo al cantiere di Borgo Berga. “Abbiamo voluto attirare l’attenzione anche sulle recenti vicende nazionali, che hanno portato all’arresto di Enrico Maltauro nell'ambito dell’inchiesta su corruzione e turbativa d'asta per gli appalti di Expo 2015 - spiegano -. Se il tema dell’Expo di Milano è ‘Nutrire il pianeta, energie per la vita’, ci chiediamo quale nutrimento possa portare un evento che divora la terra e consuma suolo, portando profitto per pochi”.
Il padiglione statunitense dell’Expo 2015 dovrebbe essere finanziato proprio dalla Monsanto, che è uno dei principali produttori mondiali di sementi transgeniche, pesticidi ed erbicidi inquinanti, impiegati nell’agricoltura industriale. Monsanto è anche produttrice dell’unico mais Ogm attualmente coltivato in Italia, in Friuli Venezia Giulia, il Mon810.
“Crediamo che la battaglia contro la diffusione degli Ogm in Italia debba essere fatta a tutto campo - hanno spiegato gli attivisti -: fermando le semine Ogm direttamente in campo, ma anche mobilitandoci per interrompere gli altri passaggi della filiera che porta gli Ogm sui nostri piatti”. L’importazione in Italia di prodotti contenenti Ogm, infatti, è possibile e molti cibi sono a rischio (soprattutto quelli contenenti derivati animali), ma non esiste nessun tipo di tracciabilità e nessuna forma di etichettatura che informi il consumatore.
“Chiediamo trasparenza nella filiera produttiva e informazioni dettagliate ai consumatori sulla presenza di prodotti Ogm, con etichette che parlino in modo chiaro e semplice. Rivendichiamo il diritto di conoscere la provenienza dei cibi che acquistiamo e chiediamo che anche nella grande distribuzione organizzata si dica No agli Ogm, privilegiando le filiere Ogm free ed esigendo dai fornitori più trasparenza circa l’origine dei prodotti che andranno sugli scaffali dei supermercati”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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