No listino, no happy hour
Sabato 18 Giugno 2011 alle 09:54 | 0 commenti
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Nonostante vi sia una legge che obbliga l’esposizione dei prezzi in tutti i locali, molti gestori fanno finta di niente…a loro vantaggio?
Sebbene non si tratti della più conosciuta fra le leggi, esiste, e per questo andrebbe rispettata. La norma secondo la quale tutti i bar, piuttosto che i locali, ma anche i ristoranti, dovrebbero esporre alla clientela i listini con i prezzi, nonché un manifesto completo indicante tutti i prodotti con rispettiva tariffa, non è molto conosciuta.
O almeno, così pare, dato che, passeggiando per le vie del centro di Vicenza, i locali nei quali sono presenti listini con tanto di prezzi, si contano sulle dita di una mano. Ma se si tratta di una legge, come mai molti la infrangono? E quali sono i danni, più o meno gravi, causati dal mancato rispetto di questa norma apparentemente banale. Norma che banale non è e lo attestano i pochi che la rispettano evidenziando come la mancanza di correttezza offra la possibilità a chi non espone i prezzi di giocare al rialzo con i clienti più ingenui, o semplicemente ignari. Una situazione controproducente per una cittadina come Vicenza che dichiara di voler puntare sul turismo. Chi non espone i prezzi si giustifica semplicemente affermando che “non lo fa nessunoâ€, o quasi, anche perché le sanzioni non costituiscono una preoccupazione reale. “E’ la Polizia Municipale che dovrebbe occuparsi di questo†dice Nino, ex proprietario di un locale nel quale ha sempre esposto i prezzi di tutti i prodotti in vendita. “Ma chissà perché non viene mai punito nessuno†aggiunge. Nino ricorda che non sarebbero obbligatori solo i listini su tutti i tavoli, nessuno escluso, ma anche una bacheca, piuttosto che un cartello, su cui fossero elencati ad uno ad uno tutti i prodotti e tutti i prezzi relativi. La multa per mancato adempimento può arrivare fino a 576 euro. Va davvero a vantaggio di un locale, bar o ristorante che sia, non esporre i prezzi? Nino spiega che i turisti ormai l’hanno capita e quindi “se non vedono i prezzi non si siedonoâ€. I vicentini non mostrano grande interesse per i listini prezzi: esperti bevitori e buon gustai conoscono i posti dove andare per esperienza e passaparola. Bogdana, cecoslovacca in vacanza con un gruppo di amici, dice che spesso non fa caso ai listini e sceglie i posti dove sedersi per mangiare qualcosa o rinfrescarsi dopo una camminata in città solo in base alla posizione del locale stesso. Ammette però di trovarsi spesso di fronte a scontrini dalle cifre decisamente spropositate. Ma la cosa che la infastidisce di più è il fatto di non trovare esposto nemmeno un menù, che le dia un’idea di cosa trovare in un determinato locale. Michael, che studia in Inghilterra ed è venuto a Vicenza a trovare un amico, dice che gli è capitato più volte di vedersi presentare conti troppo alti e non poterli contestare a causa della mancanza del listino. Per questo, ora, sceglie sì il locale che più gli piace, ma solo tra quelli che espongono i prezzi, così da non avere dubbi. In entrambi i casi, quindi, il fatto di non rendere manifeste le proprie tariffe, diviene, alla resa dei conti, un aspetto negativo per chi lo fa, ottenendo l’effetto contrario a quello che qualunque gestore vorrebbe: invogliare la gente ad andarsene, invece che a scegliere il proprio locale.
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