No Dal Molin: risposta a Lega e Sandoli
Venerdi 27 Agosto 2010 alle 17:36 | 0 commenti
No Dal Molin - Per la Lega Nord i residenti che vivono intorno all'area del Dal Molin sono cittadini di serie B: essi, infatti, vivono da più di un anno con l'incessante rumore del cantiere statunitense, la battipali, il continuo passare di camion e lo sferragliare delle ruspe. La Lega Nord non ha mai avuto nulla da eccepire perché questo è un tema dolente che evidenzia la distanza tra gli slogan e la loro azione quotidiana.
Alessio Sandoli è la faccia della verità che la Lega Nord vorrebbe nascondere: quella di un partito che, dietro allo slogan "paròni a casa nostra", nasconde il proprio disprezzo per le comunità locali e i territori. Polemizzando sul concerto previsto al Festival NoDalMolin il 7 settembre, infatti, Sandoli ha dimostrato di non conoscere nemmeno le festività della città .
Niente di straordinario per un partito che ha approvato e appoggiato la svendita e la distruzione del territorio vicentino alle truppe statunitensi: chi ama e conosce Vicenza e la sua terra, infatti, non avrebbe mai accettato di regalare un angolo incantevole del proprio territorio mettendo in pericolo il bene più prezioso, la falda acquifera.
Siamo sicuri che i residenti del quartiere del Parco delle Fornaci sapranno apprezzare l'offerta culturale del quarto Festival NoDalMolin che rappresenta, innanzitutto, uno spazio di socialità , confronto, approfondimento. Tutto ciò che coloro che hanno voluto la base statunitense odiano come la peste, perché mette in evidenza le loro contraddizioni e il loro indecoroso abbassare la testa di fronte agli ordini statunitensi.
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