No ai pannelli fotovoltaici a Torri: non solo in zona pregio (GdV) ma contro norme (ViPiù)
Martedi 8 Marzo 2011 alle 21:00 | 0 commenti
Irene Rui e Guido Zentile - Il parco fotovoltaico non può essere realizzato nell'area accanto a villa Traverso in località Marola di Torri di Quartesolo. I motivi non sono solo quelli pubblicati nell'articolo di Matteo Marcolin su "Il Giornale di Vicenza"(martedì 8 marzo), poiché non è solo per il fatto che l'impianto si troverebbe in un'area di pregio ambientale e rurale, ma perché va contro le norme urbanistiche della provincia berica.
Tant'è che in gennaio fu presentata da Guido Zentile e Irene Rui alla Regione un'osservazione (andata alle cronache su il quindicinale VicenzaPiù di gennaio) che evidenziava non solo gli aspetti rurali e di interesse storico dell'area - una villa, quella Traverso risalente alla prima metà del 700 e una area di coltura primaria - ma anche quelli relativi agli aspetti urbanistici. L'impianto è infatti fortemente in contrasto con le norme e i vincoli dettati dal PTCP recentemente adottato, e quindi, in applicazione delle misure di salvaguardia di cui all'art.71 dell'ex L.R. 61/85 (ora art. 29 della L.R. 11/04) l'area e l'intorno ambientale sono così individuati nella cartografia del PTCP; nella carta dei vincoli e della pianificazione territoriale: area perimetrata dal vincolo dei corsi d'acqua (fiume Tesina a nord-ovest, e roggia Tergola ad est), altresì individuata nella pianificazione di bacino nell'ambito del Piano di Assetto Idrogeologico Brenta- Bacchiglione; nella carta delle fragilità : area a pericolosità idraulica P1 e a rischi idraulico R1 (moderate, ma ugualmente significative, visto la notevole e allarmante portata dei corsi d'acqua nel periodo novembre-dicembre 2010); nella carta del sistema ambientale: area ad elevata utilizzazione agricola parzialmente perimetratata (nord-ovest) da un'area nucleo con corridoio ecologico secondario (fiume Tesina); nella carta del sistema del paesaggio: area in un ambito di interesse naturalistico e paesaggistico da tutelare e valorizzare, ad elevata utilizzazione agricola, perimetrata a sud da un bene culturale (villa Traverso) e a nord-ovest da un'area verde peri-urbana con pista ciclabile di primo livello (fiume Tesina). Si deve aggiungere inoltre, che nell'atlante del patrimonio culturale ed architettonico, l'area si trova nell'ambito di paesaggio "pianura tra Padova e Vicenza" - ambito 29, e villa Traverso rientra fra le emergenze di interesse storico-culturale, presente nella mappa napoleonica del 1806.
Quanto sopra detto ci sembra sufficiente per affermare che la ditta Dama Sas di Carmignano di Brenta, non dovrebbe stanziarvi un campo fotovoltaico delle dimensioni 998,40kw, con i pannelli a 35 ml dalla facciata lato campagna della villa, per una superficie di 63.974mq, poiché indigesto per il territorio.
Teniamo a dire che non siamo contrari ai panelli fotovoltaici come fonte energetica alternativa, purché siano stanziati nei tetti o in aree già compromesse. Purtroppo i campi "coltivati a pannelli fotovoltaici" con dimensioni molto importanti, stanno compromettendo tutto il territorio veneto. Comprendiamo altresì che un determinato settore agricolo è in crisi, ma siamo convinti che investire su un diverso modo di fare agricoltura giovi all'ambiente e all'economia, più che l'installazione di questi impianti. Impianti che una volta installati, non solo deturpano l'ambiente e mangiano territorio, ma compromettono irreversibilmente l'area, senza pensare a dove sarà smaltito il materiale a fine del loro ciclo di vita.
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