Dopo no a dinosoauri e Porcellum, Sbrollini e Moretti dicano no a dinoporchi e porcosauri
Domenica 23 Settembre 2012 alle 12:07 | 1 commenti
Scriveva ieri Il Corriere della sera: «Alessandra Moretti la vicesindaco di Vicenza che il segretario del Partito democratico ha voluto come portavoce (e volto) del suo comitato elettorale, quanto a pensionamento dei «big» fa molto, molto sul serio. Intervistata dal Corriere subito dopo l'esordio lo aveva detto con garbo ... Ma ieri (venerdì, ndr), in uno scambio di tweet con il giornalista e blogger Luca Sofri, Alessandra Moretti è tornata all'attacco. E ha indicato in "Bindi, D'Alema, Veltroni, Serafini, Melandri e altri" i dirigenti del Pd che sono in Parlamento "da oltre tre mandati"...». Con le conclusioni del caso.
Per passare da un'aspirante deputatessa a chi punta, dopo 5 anni di attività parlamentare nel sociale, al bis in Parlamento, leggiamo su un suo comunicato dato ai media che l'on. Daniela Sbrollini, riguardo alla «staffetta di digiuno contro il Porcellum» promossa dal Pd di Roma, e accolta da molti parlamentari, «non si tira indietro» partecipando oggi alle sue 24 ore di digiuno . Nei curriculum delle due giovani politiche leggiamo, poi, per il vicesindaco Moretti : «Sensibile verso le tematiche del disagio femminile e dei minori, collabora con alcune Associazioni, tra cui Donna chiama Donna ed altre Cooperative Sociali presenti sul territorio...». Mentre per l'onorevole Sbrollini abbiamo anche noi scritto che «ha lavorato nella Commissione pari opportunità del Comune e della Provincia e ha proseguito il suo impegno come coordinatrice provinciale delle donne dei Ds. La sua attiva partecipazione all'associazione interna al Pd di cui fa parte, LibeRe (Libertà Responsabilità ), si inserisce in questo percorso dedicato al welfare in generale e nello specifico a tutte le questioni che riguardano le donne».
E allora alle due aspiranti rappresentanti in Parlamento di Vicenza e dintorni facciamo una domanda semplice semplice a beneficio di chi dovrà decidere se votarle o no e chi scegliere: «Cosa pensate di fare nelle sedi di vostra competenza, cioè ... ovunque, per abbracciare la causa dei lavoratori, molti sono donne e straniere, della Cooperativa Mirror, che è titolare delle pulizie delle sedi comunali (tra cui gli uffici e, addirittura, il Tribunale, e la Procura) e che, come denunciamo da tempo sui nostri media e come accusa il sindacato Cub con proteste anche della Cgil, non pagano da due anni la quattordicesima e i contributi?».
La domanda è semplice, ma la risposta sarà altrettanto determinata e univoca come le vostre giuste rottamazioni dei dinosauri della politica e i vostri encomiabili digiuni contro le porcate dei partiti?
Se così non fosse che triste sarebbe dover sostituire un giorno sui manifesti elettorali ai vostri puliti e radiosi volti i fotomontaggi di un dinoporco o di un porcosauro.
Mirror, mirror delle mie brame, chi è la più bella, e brava, del reame?
P.S. Ad abundantiam pubblichiamo qui le domande fatte su VicenzaPù n. 240 e BassanoPiù (sfogliabili comodamente dagli abbonati n. 2) a Mirror, Comune di Vicenza e sindacati.
Dieci domande (più una) a Mirror, sindacati e amministrazione comunale
Se la delibera assembleare di non corresponsione della quattordicesima datata 29 giugno non era stata evidentemente comunicata ai sindacati (e al Comune?) perché la Filcams Cgil si sarebbe mossa il 13 agosto a tutela dei lavoratori, che pure le delibere dovrebbero averle ben presenti visto che sarebbero state approvate all'unanimità da loro stessi?
Cosa hanno fatto e intendono fare la Cgil e gli altri sindacati anche in relazione alla delibera presa che non dovrebbe poter prevedere, nelle fomre verbalizzate, la non corresponsione di voci del CCNL e tantomento il mancato versamento dei contributi previdenziali?
La Mirror pensa di poter pagare la tredicesima mensilità del 2012 visto che dai suoi atti non è la prima volta che non ha i mezzi per pagare la quattordicesima?
La Mirror ha partecipato alla gara d'appalto proponendo costi errati per il Comune anche se, magari, basati su conteggi corretti dei propri costi?
Se, visto che per sua stessa ammissione, non è in grado di sostenerli vuole spiegarne i motivi al di là delle generica "necessità di accesso al credito" esposta nel verbale d'assemblea e che pure lascia dei dubbi visto che i costi primari, maggiori e prevedibili di una cooerativa di pulizie dovrebbero essere le prestazioni dei lavoratori a fronte di corretti pagamenti da parte dell'ente che concede l'appalto?
La Mirror sta "scaricando" sui lavoratori in Comune problemi creati da altri appalti?
Come intende finalmente chiarire la situazione precedente il Comune di Vicenza che ha concesso un appalto senza dare risposte al riguardo non solo a noi ma anche a due consiglieri comunali, di cui uno, Sandro Guaiti, ancora in maggioranza?
Visto che dal 16 agosto almeno il Comune è ufficialmente a conoscenza della «situazione di Crisi aziendale» della Cooperativa dalla mail ufficiale inviata dal suo amministratore unico con allegato il verbale del bilancio approvato il 29 giugno 2012, come intende operare l'amministrazione a che le norme di legge (CCNL e contributi previdenzilai) siano rispettate e i servizi siano forniti ma non a spese dei lavoratori che non solo hanno subito ritardi nel pagamenti ma anche la rinuncia, probabilmente illecita e non si sa quanto volontaria, a parte della retribuzione?
Eserciterà il diritto/dovere di pagarli direttamente con eventuali procedure che ne stralcino le competenze dai compensi da corrispondere alla società assegnataria dell'appalto e questo anche per assicurare la continuità del servizio da parte della società in crisi?
Cosa intende fare il sindaco di Vicenza, Achille Variati, per assicurarsi che le procedure e i controlli in sede di assegnazione dell'appalto siano state correttamente seguite anche con riferimento alla correttezza della proposta economica e delle pratiche concorrenziali, visto che appare credibile, non solo ora, che, per fornire i servizi appaltati dal Comune, la Cooperativa di san Giovanni Lupatoto ne stia scaricando i costi sui soci lavoratori?
E cosa intendono fare Sindaco, Comune e sindacati affinché tali situazioni non diventino endemiche accettando senza colpo ferire le decisioni di cooperative, che, per quanto previste dall'ordinamento statale, sembrano agevoli coperture di mancati assolvimenti di impegni verso i lavoratori e strumenti per alterare la concorrenza leale: giusti servizio al giusto e sostenibile prezzo?
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