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No a unioni omosessuali: per Luciano Parolin la famiglia tradizionale cardine della società

Di Citizen Writers Domenica 16 Gennaio 2011 alle 15:15 | 0 commenti

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Luciano Parolin promuove un Comitato Difesa Famiglia a cui possono aderire interessati di qualsiasi parte politica scrivendo a [email protected] e ci invia un'opinione sul matrimonio tra omosessuali, utile ad aprire un dibattito. Chiunque può inviarci propri scritti a [email protected] , l'indirizzo per i Citizen Writers, gli 'scrittori di strada', quelli più vicini alla vita e alle notizie ...
La definizione di famiglia come "società naturale fondata sul matrimonio" è da sempre al centro del dibattito politico, in particolare nel partito al quale sono iscritto (Partito democratico, n.d.r.).

Il concetto di famiglia teorizzata ed accolta dalla maggioranza degli italiani, riflette l'idea naturalistica e religiosa che vede l'unione tra un uomo e una donna per la procreazione dei figli. Nella Costituzione Italiana, la famiglia nella sua realtà originaria è una comunità naturale costituita dall'unione tra un uomo e una donna, con assunzione di reciproci diritti e doveri mediante il matrimonio, all'interno del quale si sviluppa la persona umana, in un contesto di reciproca solidarietà, tra più generazioni. L'art. 29 della Costituzione recita "la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare. Anche la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo art. 16 sottoscritto a Parigi 10 dicembre 1948 è sulla stessa linea "Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza e di religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento". Nonostante questo, le potenti e ricche lobby dei gay, lesbiche, trans, insistono sui diritti di civiltà e convivenze varie che, non mi trovano assolutamente d'accordo. Sarò anche fuori corso, ma proprio non capisco dove stiamo andando. Certamente, stiamo cancellando dal Codice Civile le poche parole che ancora possiedono un significato storico/morale nell'ambito famigliare come: marito, nonno, zio, cognato, suocero, genitori.
La recente sentenza della Corte Costituzionale n° 4 del 2011 ha finalmente chiuso un argomento di estremo interesse: le unioni omosessuali non sono uguali al matrimonio ed è inutile appellarsi alla Costituzione. La Corte Costituzionale ha detto no ai matrimoni tra gay "la diversità di sesso è elemento essenziale nel nostro ordinamento per poter qualificare l'istituto del matrimonio". Le norme del codice civile impediscono di sposarsi a persone dello stesso sesso. La trattazione della materia spetta soltanto al Parlamento. Bene ha fatto il Comune di Ferrara a rifiutarsi di procedere alle pubblicazioni di matrimonio di una coppia gay.
Ero un fans di Elton John e della Nannini, belle canzoni, bella musica ma, quando il Sir inglese, appare in TV con il compagno (David Furnish, nella foto insieme a lui e al figlio Zachary Jackson Levon Furnish John, n.d.r.), mostrando il figlio comprato, mediante l'affitto di un utero, ho provato un senso di disgusto. Cosa diremo ai nostri nipoti, quando saranno adulti? Purtroppo, i silenzi della politica sono infiniti nonostante la nostra Costituzione ci insegni, come all'articolo 30: È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti. La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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