No a pubblicista per pubblicità elettorale tv
Lunedi 22 Marzo 2010 alle 20:28 | 0 commenti
Ordine dei Giornalisti del Veneto   Â
Conduce spazio elettorale a pagamento: procedimento disciplinare verso un pubblicista
L'Ordine dei giornalisti del Veneto ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti di un giornalista pubblicista per essersi prestato a condurre uno spazio televisivo riservato a comunicazione elettorale a pagamento. Il collega è stato convocato per la prima seduta utile del Consiglio, nel corso della quale sarà ascoltato.
La Carta dei doveri fa divieto ai giornalisti di occuparsi di pubblicità e di assumere incarichi e responsabilità in contrasto con l'esercizio autonomo della professione. Di conseguenza, i giornalisti non possono occuparsi di pubblicità elettorale: non possono prestare volto e voce a spot pubblicitari, ma neppure a spazi di comunicazione elettorale a pagamento in cui interviste, tribune, dibattiti, ecc. siano stati acquistati da candidati e/o esponenti politici. Tale comportamento, infatti, si pone in conflitto anche con gli obblighi stabiliti dagli articoli 2 e 48 della Legge professionale 69/63, e con il dovere di essere e apparire indipendente, la cui violazione rischia di minare l'essenziale rapporto di fiducia tra il cittadino-elettore e il giornalista.
Si ricorda, inoltre, che non sono consentite comunicazioni o pubblicità elettorali a pagamento all'interno dei Tg. La responsabilità di eventuali commistioni tra informazione e pubblicità , anche elettorale, è riconducibile al direttore responsabile della testata giornalistica, il quale ha il dovere di farsi garante della correttezza e trasparenza dell'informazione.
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