Quotidiano | Categorie: Animali, Agricoltura

Nitrati, preoccupazione per aziende zootecniche e ricerca Ispra

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 18 Aprile 2012 alle 16:16 | 0 commenti

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Regione del Veneto  =  "Chiediamo all'Unione Europea di ridiscutere i parametri che definiscono le zone vulnerabili. Ricordo che l'Ispra ha avviato uno studio per verificare quali siano tutti i responsabili dell'inquinamento da nitrati e quanto ciascun settore contribuisca ad inquinare le falde acquifere, dove certamente il mondo agricolo ha le sue responsabilità con lo smaltimento dei residui organici degli allevamenti ma non può essere il solo a pagare per tutti".

Questo il commento dell'assessore all'agricoltura del Veneto a margine dell'incontro tenutosi nella sede lombarda della Coldiretti, insieme ai rispettivi assessori all'agricoltura delle Regioni del Nord e ai rappresentanti del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. La deroga può rispondere momentaneamente a problematiche di singole aziende, ma "di per sé non risolve i problemi", hanno affermato alcuni componenti del pool. Al contrario, dai calcoli effettuati, la deroga stessa, da sola, ammazza dalle 4 mila alle 5 mila aziende zootecniche. "Per questo risulta necessario ridisegnare l'impianto della deroga nitrati a livello europeo e ridefinire le aree vulnerabili", ha sottolineato l'assessore regionale veneto all'agricoltura. Lo studio Ispra, che ha stipulato una convenzione con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali per un totale di 1,7 milioni di euro, dovrà appunto verificare tutte le origini dell'azoto presente nelle acque superficiali e sotterranee, con un metodo che prevede la determinazione degli isotopi e che viene chiamato isonitrate. In questo frangente, Ispra avrà il ruolo di capofila di una filiera che collaborerà a tutti i livelli e che coinvolge Arpa e Regioni del Nord, Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e Ministero dell'ambiente. L'azione condivisa è organizzata in due fasi: un primo semestre dedicato alla ricognizione delle informazioni necessarie e alla creazione di un data base unificato che raccolga i dati disponibili sulle emissioni presenti (agricole e non) e una successiva sezione di approfondimenti con monitoraggi e prelievi campione per verificare l'effettivo inquinamento arrecato dalle varie fonti.

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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