Quotidiano |

Niente carcere preventivo per lo stalking, la commissione Pari opportunità insorge

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 1 Agosto 2013 alle 17:00 | 0 commenti

ArticleImage

Commissione regionale Veneto Pari opportunità - La Commissione regionale per le Pari opportunità del Veneto esprime tutta la sua perplessità e una forte preoccupazione verso l’esclusione dello stalking dai reati per cui è previsto il carcere preventivo: è infatti quanto risulterebbe dalla modifica al decreto “svuota carceri”, approvata nei giorni scorsi al Senato, che fa salire a cinque anni di reclusione (il reato di stalking ne prevede oggi quattro) la soglia della pena per la quale è stabilita la custodia cautelare in carcere.

«La nostra voce di allarme si fa ancora più forte perché il decreto giunge in un periodo che vede progressivamente aumentare il numero di femminicidi perpetrati per mano di autori pluridenunciati dalle vittime - spesso ex fidanzate, ex compagne, ex mogli -, come ci racconta purtroppo con triste frequenza la cronaca - commenta Simonetta Tregnago, presidente della CPO del Veneto -.  Il decreto così concepito rischia, tra l’altro, con grave “leggerezza” di togliere valore ed efficacia all’intenso lavoro di prevenzione contro la violenza sulle donne, svolto sui territori dalle forze dell’ordine in rete con associazioni e istituzioni». «Auspichiamo che il Governo faccia presto dietro front – aggiunge -, per non vanificare gli importanti risultati legislativi ottenuti in questi anni grazie agli sforzi congiunti della società civile e della buona politica».

Dalla Commissione veneta plauso e appoggio all’emendamento presentato dai deputati Costa, Sisto, Carfagna e Chiarelli, emendamento che chiede di portare a cinque anni di reclusione la pena massima per il reato di stalking.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network