"Ragazzi con problemi" la semplice etichetta che un tempo sarebbe bastata per descrivere situazioni diverse, dai veri propri handicap ai disturbi comportamentali. Una semplificazione che non può più bastare, ma che il welfare stale e regionale sembra, almeno nei fondi e nei numeri ancora mantenere. "Stiamo assistendo ad un trend crescente di disturbi neuropsichiatrici nell'età evolutiva - spiega il dottor Roberto Tombolato, segretario regionale SINPIA - Da questo punto di Vicenza è in linea con i dati regionali. In Veneto ci sono 55 mila casi di minori seguiti dai servizi sociali, ma in questo gruppo si contano patologie e problemi diversi che necessitano dell'intervento di specialisti diversi. "
In un comunicato stampa il Sinpia (Società italiana di neuropsichiatria per l'infanzia e l'adolescenza), ha voluto puntare la lente d'ingrandimento sul modo di affrontare questi problemi da parte del sistema sanitario regionale. Con la riorganizzazione delle Ulss, infatti, "si è deciso il declassamento di tutte le Unità Operative Complesse di Neuropsichiatria Infantile e dell'Adolescenza in Unità Operative semplici." Il Veneto, unica regione in Italia, non avrà quindi negli anni futuri nessuna UOC di NPIA. Le nuove UOS di NPIA diventeranno sottocomponenti organizzative delle UOC Infanzia, Adolescenza, Famiglia e Consultori, come se i disturbi del neurosviluppo fossero disturbi a preminente genesi sociale, "con un passo indietro culturale di 40 anni". "Non si discute l'utilità del lavoro svolto dalle unità e dai professionisti che aiutano gli adolescenti e le loro famiglie- spiega in merito il dottor Tombolato- ma è chiaro che serve riconoscere il lavoro degli specialisti che si occupano di questi disturbi, un lavoro che inizia con la diagnosi che in alcuni casi non è semplice. Per sua natura l'adolescenza è un momento difficile per un ragazzo che facilmente, anche senza disturbi, talvolta assume comportamenti particolari. Se un eccesso di aggressività è facilmente individuabile, problemi di apprendimento o depressioni più gravi rischiano però di passare inosservate. Non si può dunque pensare che tutto si risolva nello stesso modo"
L'aumento di questi disturbi, però, non sembra aver trovato una risposta pronta da parte della Regione Veneto, eppure nuove patologie si affacciano alla realtà regionale. Come ad esempio il fenomeno già noto in Giappone degli Hikikomori: una patologia spesso legata alla dipendenza dal web che porta alcuni ragazzi all'isolamento volontario e alla reclusione nella propria casa.