Nasce il “Contratto INPS on line”, Bonomo (Confartigianato): “Un pasticcio. Ma vogliamo considerarlo un acconto su una riforma seria da affrontare dopo le elezioni”
Giovedi 1 Giugno 2017 alle 15:59 | 0 commenti
"Prendiamo atto che - con il voto di fiducia di pochi minuti fa alla Camera (la parola passerà ora a Palazzo Madama, prima alla Commissione Affari Costituzionali e Bilancio, poi di nuovo in aula il 13 giugno) - con la nascita del "contratto INPS on line", questo Governo ha "sfornato" un bel pasticcio". Lo afferma Agostino Bonomo Presidente di Confartigianato Imprese Veneto che prosegue: "la nuova regolamentazione del lavoro occasionale destinata a sostituire i voucher cancellati per evitare lo sciagurato referendum promosso dalla CGIL servirà marginalmente allo scopo a causa dei tanti vincoli di cui è caricata come gli eccessivi dati richiesti dalla piattaforma INPS (con forte aggravio burocratico), i costi ulteriori e soprattutto per il nuovo limite dei 5 dipendenti, che sembra un numero uscito per estrazione da un cilindro dato che non è nemmeno quello della definizione europea di micro impresa ( 9 dipendenti ) e che, in ogni caso, dovrebbe riguardare almeno l'intero artigianato".
"Siamo delusi -prosegue- ma non per questo rassegnati. Vogliamo prendere questo atto del Governo come un "acconto" su una futura riapertura -magari subito dopo le paventate elezioni di autunno- del capitolo voucher che porti a rimediare a questa soluzione al forte ribasso che non accontenta nessuno. La flessibilità -prosegue il Presidente- passa necessariamente per strumenti agili e semplici che la regolamentino, altrimenti il rischio è favorire il sommerso". "Ci tengo a ricordare -sottolinea Bonomo- che pur essendoci stato un uso crescente man mano che il voucher si consolidava, nel periodo di suo massimo utilizzo non ha comunque mai superato la soglia del 0,23% del monte ore lavorate. Con il voucher il lavoro occasionale aveva finalmente trovato una regola semplice e funzionale che, con l'abrogazione, è oggettivamente venuta meno. Per questo -conclude- saremo parte attiva affinché, appena possibile, il capitolo venga riaperto e si lavori solo a titolo di esempio, su limiti di importo con distinzione tra le imprese che svolgono servizi in genere (alle persone, alle imprese etc) e le altre. Poste queste restrizioni, non ne servono altre".
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