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Nasce il Comitato di Protezione Civile della Provincia di Vicenza: fare squadra nella gestione delle emergenze

Di Note ufficiali Martedi 13 Febbraio 2018 alle 16:19 | 0 commenti

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Il territorio vicentino ha un alleato in più nella conoscenza del territorio utile alla gestione delle emergenze: è il Comitato Provinciale di Protezione Civile della Provincia di Vicenza, recentemente nominato dal Presidente Achille Variati e riunitosi oggi per la prima volta nella Sala Consiglio della sede della Provincia. Un Comitato che ha come compito la verifica della compatibilità dei Piani Comunali e Intercomunali di Emergenza con la pianificazione provinciale e regionale, "nella logica -spiega il consigliere delegato alla Protezione Civile Renzo Segato- che la pianificazione e la programmazione siano necessarie per una buona gestione delle emergenze, e che il lavoro di squadra sia fondamentale, perché solo se ognuno ha chiaro il proprio ruolo l'intervento può essere celere e preciso."

Tutti i Comuni vicentini sono dotati di un Piano di Emergenza. E questa è già una buona base di partenza, perché significa avere chiaro quali sono le fragilità del proprio territorio, quali risorse ci sono a disposizione, sia in termini di persone che di mezzi, e come utilizzarli in caso di emergenza.
Al Comitato spetta la valutazione dei Piani alla luce non tanto e non solo di una normativa in continua evoluzione, ma soprattutto dei cambiamenti del territorio, primi fra tutti quelli climatici.
Per questo motivo riunisce professionalità e conoscenze molto diverse fra loro, chiamate ad integrare le politiche di sostenibilità ambientale alle politiche tese a garantire la sicurezza delle comunità.

La Provincia mette a disposizione referenti di vari uffici, dall'ambiente all'urbanistica, la viabilità, i trasporti, l'informatica, la geologia, coordinati naturalmente dal settore Protezione Civile. Partecipano poi la Prefettura, la Regione Veneto, i Vigili del Fuoco, Arpav, il Genio Civile, i Servizi Forestali Regionali, il 118, il Consorzio di Bonifica, la Asl, la Soprintendenza, rappresentanti del volontariato provinciale. Sono stati coinvolti anche esperti scientifici, enti di ricerca, Cnr, Università e questa è una novità rispetto al passato ma anche una unicità in Veneto. Il loro apporto è fondamentale per valutare i piani sia dal punto di vista pratico che teorico, analizzando i vari scenari di rischio che indicano le possibili conseguenze attese ed indotte da un singolo evento.

"L'aspetto innovativo di questo comitato è proprio il coinvolgimento della comunità scientifica - aggiunge Chiara Garbin, responsabile del settore Protezione Civile della Provincia- Vista la complessità territoriale della Provincia, si tratta di operare per prevenire e per quanto possibile per prevedere eventuali disastri, compito che non si può affidare a una singola amministrazione ma deve essere valutato da un sistema complesso. La pianificazione è formata da procedure standard, ma che vanno applicate sulla base dell'assetto del territorio e delle sue tendenze evolutive."

"Abbiamo voluto in uno stesso comitato tutte le componenti della Protezione Civile chiamate ad operare sul territorio sia nella fase della prevenzione che in quella della gestione concreta -conclude Segato- In questo modo possiamo monitorare al meglio le fragilità e i punti di forza, garantendo quella sinergia e quella collaborazione che non si possono pretendere nell'emergenza se non ci sono basi solide di conoscenza. E' così che noi intendiamo il ruolo di coordinamento della Provincia e l'adesione convinta di tutti gli enti invitati ci conferma che siamo sulla strada giusta."


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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