Quotidiano | Categorie: Diritti umani, Vita gay vicentina

Nasce "AGEDO Vicenza": l'associazione di amici, parenti e genitori di Omosessuali

Di Anna Barbara Grotto Lunedi 9 Giugno 2014 alle 08:18 | 0 commenti

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Vicenza consacra il primato in Veneto di città con la più nutrita presenza nella propria provincia di associazioni LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, trans): ora anche AGEDO ha una propria sede territoriale autonoma dopo varie associazioni attive nel territorio vicentino con referenti delle rispettive associazioni nazionali

Cioè dopo DELOS, La Parola (che ricordiamo essere l’associazione degli omosessuali credenti) e Arcigay presenti con una sede ufficiale nella nostra città; dopo il Circolo Tondelli che ha la propria sede a Bassano del Grappa; dopo Famiglie Arcobaleno (associazione di genitori omosessuali) e Rete Genitori Rainbow (associazione di persone LGBT con figli da precedenti rapporti eterosessuali).

L’Associazione, che unisce gli amici, parenti e genitori di persone omosessuali, lesbiche, transessuali, bisessuali, nata nel 1992 con sede nazionale a Milano, già attiva da anni nel territorio veneto grazie a volonterosi genitori, costituisce ora a Vicenza la prima sede ufficiale della nostra regione. Menzione speciale va certamente fatta per Elena De Rigo, referente per Treviso, decana dell’attivismo AGEDO in Triveneto, colei che di fatto per anni, all’inizio da sola, poi coadiuvata da alcune mamme proprio della provincia di Vicenza, si è battuta per la visibilità ed il sostegno dei genitori con figli omosessuali e transessuali nel nord-est. Perché è di questo che si occupa l’associazione: non far sentire soli quei genitori che scoprono l’omosessualità del proprio figlio e non hanno i mezzi, la conoscenza ed il supporto delle istituzioni per affrontare il percorso con la necessaria serenità. Alle difficoltà di accettazione e di coming out (letteralmente “venire allo scoperto”) dei figli, seguono infatti le medesime difficoltà di accettazione, comprensione e visibilità degli stessi genitori.

 

AGEDO Vicenza si è costituita ufficialmente nel maggio di quest’anno e rappresenta tutto il Triveneto. Presidente è Anna Francesca Basso, vicepresidente (possiamo dire quasi “ad honorem”) Elena De Rigo, Daniela Miolato segretaria e tesoriera.

Per ora l’associazione si trova una volta ogni uno o due mesi, accordandosi via telefono o via mail. Sono aperte le iscrizioni, ed anzi i genitori vicentini che hanno costituito l’associazione invitano le famiglie del nostro territorio a prendere contatto via mail ([email protected]) per qualsiasi informazione di cui avessero bisogno.

“Saremo alla Festa Ambiente di Vicenza a fine giugno, lì avremo un importante primo incontro diretto con le persone, coi vicentini - ci racconta la presidente, Anna Francesca.

“Saremo anche al Pride Village di Padova a fine estate, presenti assieme alle altre associazioni del Coordinamento LGBT vicentino, con cui stiamo già lavorando ad importanti progetti. Ma prima ancora saremo al Venezia Pride il 28 giugno, una bella occasione per farci conoscere.”

“Ciò che è importante per iniziare fattivamente la nostra attività nel territorio – prosegue la presidente - è la nostra totale disponibilità ad incontrare i genitori e le famiglie necessitanti confortoe confronto nella battaglia quotidiana per la visibilità ed il benessere dei nostri figli. Un percorsoreso ancor più difficoltoso dalla totale mancanza in Italia di legislazione e cultura a riguardo, madavvero possibile. Ci rivolgiamo ai genitori in difficoltà, ma anche ai figli che hanno bisogno di aiuto per fare coming out in famiglia, agli educatori che vogliano lavorare per una reale cultura dell'accoglienza e dell'arricchimento nel rispetto delle reciproche differenze, alle istituzioni e a chiunque creda che il diritto all'espressione di sé e alla propria naturale affettività sia una battaglia dell'intera società civile.”

Anna Francesca Basso è anche referente nazionale per il settore specifico della transessualità.

“Mi rivolgo ai genitori vicentini: contattateci senza paure, iscrivetevi alla nostra associazione, diventate attivisti o date il vostro contributo in qualsiasi forma a voi più consona per il bene dei vostri e nostri figli, ricordandoci sempre che è innanzitutto tra le mura domestiche che bisognascardinare disinformazione e preconcetto. Perché più siamo, più possiamo essere presenti e vicini”conclude.

Insomma, come recita uno dei tanti riusciti slogan di AGEDO: “Etero o gay sono sempre figli miei”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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