My Air, venerdì 5 udienza preliminare e presidio Filt Cgil davanti al tribunale
Mercoledi 3 Aprile 2013 alle 12:43 | 0 commenti
Filt Veneto, Filt Vicenza, Cgil Vicenza - My Air: rigore, processo celere, giudizio immediato! Vogliamo giustizia per le migliaia di danneggiati e truffati. Venerdì 5 aprile 2013, si svolge in Tribunale di Vicenza l'udienza preliminare del processo penale My Air.com. Dalle ore 9,00 alle ore 11,00 presidio sindacale in concomitanza dell'udienza preliminare davanti la sede del tribunale nuovo di Vicenza.
Sono trascorsi oltre tre anni dalla crisi My Air.com, che dopo una breve fase commissariale, verificata la gravità del buco di bilancio e le innumerevoli violazioni civili e penali della legge e del diritto societario, fallì con conseguente azione di responsabilità penale avviata nei confronti dell'amministratore di fatto Vincenzo Soddu, di amministratori e sindaci.
Nel pieno della stagione estiva del 2009 si consumava la fine della compagnia aerea My Air di Torri di Quartesolo con basi operative a Bari, Bergamo e Venezia.
Tutte le ipotesi di ripresa dell'attività hanno dovuto fare i conti con la realtà . La prospettiva è stata definitivamente sepolta sia per la crisi del trasporto aereo sia per il semplice fatto che il patrimonio era inesistente. Sono rimasti alcuni beni nelle sedi operative, di scarso valore economico, messi in vendita dalla procedura.
Il fallimento del gruppo My Air si è chiuso martedì 22 febbraio 2011 con l'accertamento dello stato passivo, superiore a cento milioni di euro, con migliaia di creditori a vari titolo gabbati dal comportamento irresponsabile degli amministratori della società .
Il fallimento costò ai lavoratori italiani e spagnoli oltre 600 posti di lavoro; allo Stato decine di milioni di euro di tasse e contributi non versati; ai creditori una colossale insolvenza con il concreto dato che nulla sarà risarcito dei crediti chirografari; agli utenti parecchie migliaia di biglietti pagati per viaggi non esigibili; ai lavoratori stipendi e TFR non pagati oltre alla perdita del lavoro.
La Guardia di Finanza di Vicenza su disposizione della Procura della città berica si attivò con tempestività e perizia per dimostrare che si era imbastita una colossale truffa ai danni dello Stato, degli utenti, delle imprese erogatrici di servizi e beni, e non ultimo dei lavoratori.
Dopo tre anni, gli incombenti successivi alla chiusura delle indagini preliminari si sono conclusi.
La CGIL di Vicenza, la FILT CGIL del Veneto chiederanno nel corso dell'udienza, tramite l'avvocato Giorgio Gargiulo del Foro di Padova, la ammissione a parte civile.
La FILT CGIL e la CGIL di Vicenza si costituiscono per:
" ottenere giustizia, difendere le buone ragioni della sana competizione del sistema economico, assistere lavoratori e utenti che hanno subito reali e gravi danni, sostenere l'opera della magistratura, ribadire che è urgente ripristinare il reato penale del falso in Bilancio e penalizzare gravi reati societari, tutelare i fondamentali dell'economia da società fraudolente e da imprenditori senza scrupoli.
In questi mesi, , abbiamo fatto depositare per conto della CGIL di Vicenza, FILT CGIL e di alcune decine di lavoratori danneggiati, memoria documentale.
Abbiamo chiesto che tutti i soggetti, a vario titolo e responsabilità coinvolti nella vicenda siano chiamati a rispondere della loro condotta e che le pene siano tali da scongiurare il ripresentarsi nel futuro di casi analoghi.
Il trasporto aereo italiano è al centro di una grave crisi determinata anche dalla presenza di svariati soggetti imprenditoriali che con disinvoltura e malafede imperversano con violazioni di legge e contrattuali, lasciando poi gestioni con enormi buchi di bilancio, e con il tentativo di gabbare Stato, utenti e lavoratori.
Di queste vicende a danno dell'economia e della concorrenza leale, ne abbiamo avuto in drammatica sequenza più d'una, in questi anni anche nel nordest.
Siamo convinti che sia necessario svolgere celermente il processo, meglio con giudizio immediato, che serva da deterrenza dei troppi reati societari che finiscono per rendere sempre meno attraente il sistema Italia.
La competizione globale richiede non tanto, la delegificazione del diritto del lavoro e la libertà di licenziare, ma regole chiare e applicate relativamente alla legalità e alla competitività , l'assenza di elementi corruttivi e distorsivi dell'economia, un buon funzionamento della giustizia e della pubblica amministrazione in generale.
Infine, e non ultimo, riserveremo una particolare attenzione ai comportamenti della società Unicredit Spa, che ci risulta non abbia ancora preso alcuna posizione relativamente alla condotta del proprio ex vicepresidente in questa vicenda giudiziaria.
Erogare 20 milioni di euro di credito bancario, in assenza di credenziali affidabili è un danno patito ed erogato a tutta la filiera produttiva e all'utenza. Inoltre stona sensibilmente con la condizione che all'artigiano veneto che ha bisogno di credito per lo sviluppo della propria attività produttiva si richiedono forti garanzie, nel mentre in questo caso si è operato ben diversamente.
Siamo convinti che l'intera città di Vicenza sia chiamata a non essere solo spettatrice di questo processo. Per le dimensioni del buco societario, per la quantità e qualità delle persone indagate, per le caratteristiche della gestione è il processo che parla alla città intera. Vogliamo giustizia!
Il 5 aprile dalle ore 9,00 alle ore 11,00 presidio sindacale in concomitanza dell'udienza preliminare davanti la sede del tribunale nuovo di Vicenza
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