Mutismo selettivo, in città il primo convegno regionale su questo disturbo
Lunedi 20 Ottobre 2014 alle 11:10 | 0 commenti
Sabato 25 ottobre, alle ore 8.30, presso l'Aula Magna del Liceo Scientifico "Quadri", si terrà a Vicenza il primo convegno in Regione su questo disturbo, realizzato dall'Associazione Italiana Mutismo Selettivo - A.I.Mu.Se. Onlus in collaborazione e col Patrocinio dell'UST di Vicenza. L'incontro, aperto a tutti, è rivolto a docenti di ogni ordine e grado, pedagogisti, psicologi, educatori, pediatri, genitori, operatori sociosanitari ed a tutti coloro interessati alla conoscenza del Mutismo Selettivo. La partecipazione al Convegno è gratuita.
Il Mutismo Selettivo è un disturbo poco conosciuto e apparentemente raro. Colpisce prevalentemente i bambini ed è caratterizzato dall'incapacità di parlare in alcuni contesti sociali, nonostante lo sviluppo e la comprensione del linguaggio siano nella norma. Sono bambini che a casa non stanno mai zitti, mentre fuori o in presenza di estranei, in luoghi pubblici o in contesti sociali, come la scuola, non riescono a parlare.
Non è un fenomeno dovuto a qualche disfunzione organica o a un'incapacità correlata allo sviluppo, ma è un disturbo legato all'ansia. I bambini con Mutismo Selettivo sono particolarmente sensibili e spesso il loro atteggiamento viene interpretato come eccessiva timidezza.
In Italia c'è ancora poca informazione a riguardo.
La scuola è l'ambiente in cui il Mutismo Selettivo si rivela di più e si riconosce come tale. In programma, interventi di psicologhe esperte, per trasmettere informazioni utili e tecniche di approccio adeguate ad accogliere in classe il bambino, contenere la sua ansia ed aiutarlo ad uscire dal suo silenzio..
L'Associazione A.I.MU.SE svolge un' attività che mira a diffondere quanto più possibile una "cultura del Mutismo Selettivo", far conoscere questo disturbo perché sia facilmente individuabile. Riconoscerne precocemente i sintomi consente, infatti, di effettuare una diagnosi più puntuale e un intervento terapeutico corretto e adeguato.
Sensibilizzare la società su questo increscioso fenomeno è una delle attività primarie dell'Associazione, che intende coinvolgere medici pediatri, insegnanti, educatori e naturalmente le famiglie, allo scopo di intervenire adeguatamente su questo disturbo.
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