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Musei chiusi a Natale e Capodanno, Finozzi al ministro: la cultura è risorsa economica

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 30 Dicembre 2011 alle 10:53 | 0 commenti

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Marino Finozzi, Regione Veneto - "Dobbiamo trovare assieme una soluzione per assicurare la massima fruibilità dei beni culturali e artistici dei quali è ricco il nostro Paese: sono una risorsa economica per il territorio che li custodisce, motivo di arricchimento soggettivo che crea valore oggettivo". Lo ha ribadito l'assessore alla promozione del Veneto Marino Finozzi, che oggi ha scritto al Ministro per i beni culturali Lorenzo Ornaghi per sottoporgli, "con assoluta fermezza ma anche grande disponibilità", il problema della "chiusura quasi totale dei musei, dei siti archeologici e culturali anche del Veneto in coincidenza con la festività Natalizia e, in previsione, anche di quella di Capodanno".

Secondo Finozzi va approfondita la questione di una più stretta e coordinata sinergia tra beni culturali ed economia turistica e dell'accoglienza, nella quale tra l'altro il Veneto è regione leader in Italia. "I due settori si compenetrano e trovano dal reciproco sostegno un indiretto vantaggio": per il turismo che può offrire uno straordinario motivo di attrazione e conoscenza e dunque "differenziate opportunità di reddito, occupazione ed economia; per i beni culturali che da questa opportunità possono trarre nuove e significative risorse per mantenere, ristrutturare e modernizzare il nostro ricco patrimonio di inestimabile valore, eccellenze non rinvenibili altrove e perciò fonte di attrazione unica e irripetibile per il turista moderno".
"Pur comprendendo le difficoltà finanziarie che sottendono al problema - ha aggiunto Finozzi - ritengo che l'irreparabile danno economico che da tali chiusure potrà derivare possa essere superato impostando sin da subito un dialogo fra i due settori che consenta di pianificare un programma di attività che, tenendo conto delle diverse esigenze, possa trasformare le problematiche odierne in opportunità future da cogliere sin dal 2012".
"Le manifesto quindi - ha concluso Finozzi - la mia più ampia disponibilità ad avviare un dialogo costante di programmazione, in modo che la cultura, l'arte e i beni architettonici di elevato pregio, molti dei quali nella disponibilità dello Stato, possano entrare a pieno titolo fra i prodotti turistici del Veneto e trovare con l'imprenditoria alberghiera e turistica una strategia univoca di valorizzazione e promozione".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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