Mura scaligere di Vicenza, avviati i lavori di restauro alla torre 2 in contra' Mure della Rocchetta
Mercoledi 31 Gennaio 2018 alle 13:59 | 0 commenti
 
				
		Restauro delle mura scaligere: è la volta della torre numero 2, il manufatto assai degradato che si trova di fronte all'edificio del genio civile in contra' Mure della Rocchetta. Sono infatti iniziati i lavori di consolidamento strutturale e rifacimento della copertura, che, da contratto, si concluderanno entro marzo, per un costo complessivo di 195.547 euro. L'unica a forma quadrangolare a differenza delle altre sette che vanno dal castello della Rocchetta fino a porta s. Croce (tutte a base pentagonale scudata con lo sperone rivolto verso l'esterno della cinta muraria cittadina), la torre, compresa tra edifici privati, versa in uno stato di conservazione critico e presenta una situazione di degrado generalizzata, soprattutto sul lato verso il centro città .
I lavori appena avviati infatti - che rientrano nell'ambito del recupero  delle mura di viale Mazzini, progetto di quasi 8 milioni di euro -  provvederanno ad un consolidamento strutturale della torre scaligera,  mediante carotaggi volti all'inserimento di barre in acciaio inox,  mentre, in corrispondenza delle lesioni più significative, verrà attuata  la tecnica del "cuci/scuci", utile a rinsaldare i mattoni nelle  posizioni originarie. Verrà inoltre rifatta la copertura a due falde con  coppi, sostituendo la struttura lignea di sostegno, e saranno  realizzate due scale in legno per collegare i tre livelli, con fattura  analoga a quella rinvenuta in un'altra torre. Verranno rifatti i  serramenti esterni, in acciaio, e l'impianto elettrico con tubazione in  rame a vista. Completeranno il recupero una pulizia generale, la  rimozione dei ganci, delle staffe di ferro, dei vecchi pluviali e dei  canali di gronda.
Con il restauro, peraltro, verranno riaperte le  porte laterali poste al secondo piano, a livello del cammino di ronda,  offrendo così una prospettiva ormai dimenticata verso la città. Verranno  riaperte anche le arciere superiori poste a fianco delle porte, dando  così modo di apprezzare l'artificio militare che difendeva la porta di  collegamento tra il cammino di ronda e la torre senza esporre il soldato  alle frecce nemiche, o forse soltanto per consentire alla sentinella di  vigilare senza esporsi alle intemperie, ma tenendo d'occhio l'ambito  circostante.   
La ditta che si è aggiudicata i lavori tramite gara,  in base all'offerta economicamente più vantaggiosa, oltre a garantire di  completare le opere entro marzo (con 125 giorni di anticipo rispetto ai  180 previsti in progetto), ha offerto 100 mesi di manutenzione  all'immobile e il miglioramento dell'impianto illuminotecnico.
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