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Mozione su Palazzo Thiene emendata da Liliana Zaltron di M5S approvata in consiglio comunale: lo acquisti Comune di Vicenza a 1 € dalla LCA ma Stato indennizzi soci ex BPVi

Di Edoardo Pepe Venerdi 15 Settembre 2017 alle 08:49 | 0 commenti

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Ieri sera, 14 settembre, con 24 voti a favore e 2 astenuti è stata approvata in consiglio comunale la mozione su Palazzo Thiene emendata da Liliana Zaltron, capogruppo del Movimento 5 Stelle Vicenza, che ce la invia pr la pubblicazione e che sostiene sì la necessità di "acquisire" al patrimonio comunale dalla Banca Popolare di Vicenza in liquidazione coatta amministrativa e al prezzo simbolico di un euro Palazzo Thiene e le opere d'arte lì custodite ma impegna lo Stato allo "stanziamento di un corrispettivo a favore dei risparmiatori danneggiati", a cui di fatto, insieme a tutti i creditori, appartiene quell'edificio così come (leggi qui il nostro articolo "Intesa dia a un euro al Comune di Vicenza Palazzo Thiene, no la sede della ex BPVi, meglio Palazzo Repeta. Peccato siano della LCA: l'insostenibile leggerezza dell'essere ... politici") tutti gli immobili di Immobiliare Stampa controllata dalla fu BPVi.

Ecco il testo della mozione emendata approvata

Premesso che:

· la storia travagliata di questo ultimo anno e mezzo, che termina con la liquidazione della Banca Popolare di Vicenza, ha già comportato dolorosi effetti sul territorio e sui cittadini e comporterà ulteriori effetti nefasti ancora non ben visibili;

· il Movimento 5 Stelle si è mosso in questa vicenda fin da subito, denunciando, da solo, i comportamenti di amministratori e manager della banca

Considerato che:

· il crac BPVI costituisce senz'altro una tragedia economica e umana per la nostra città e il suo territorio e che questo può condurre ad un ulteriore ed umiliante disastro per Vicenza, questa volta sotto il profilo artistico-culturale;

· il governo Gentiloni, con Decreto Legge ha di fatto assunto alle casse dello Stato tutte le passività della fallita BPVI, trasferendo nel contempo, al prezzo simbolico di 1 euro, tutto l'attivo al gruppo Intesa-San Paolo;

· tra il patrimonio immobiliare figura Palazzo Thiene, (sito patrimonio Unesco) che ospita inoltre le preziosissime raccolte d'arte della BPVI, la ricchissima pinacotecavanta opere di pittori che hanno fatto letteralmente la storia dell'arte italiana e mondiale (tra cui dipinti del Tiepolo, del Montagna, del Tintoretto); vi sono poi sculture e la più ricca collezione esistente di Oselle Veneziane (Antiche medaglie della Serenissima coniate dai Dogi).

Che fine farà tutto questo?

"Un ipotesi mette palazzo Thiene in dialogo con palazzo Leone Montanari, che non è molto lontano, ed è di proprietà di Intesa San Paolo....." riportava un articolo del GdV di venerdì 07/07/2017.

Quindi non si esclude il pericolo di vendite o diaspore di quadri e opere d'arte.

Che tutto questo importante patrimonio monumentale ed artistico cittadino rimanga in mano ad una realtà bancaria privata risulta difficile da capire a fronte dell'esborso di miliardi da parte dello Stato.

Si dovrebbe pensare all'istituzione di Palazzo Thiene quale museo con il passaggio del palazzo e delle opere d'arte in proprietà del Comune di Vicenza

Occorre il massimo impegno per scongiurare la perdita per Vicenza di una fondamentale pagina della propria arte e cultura.

Un'ipotesi, in linea con quanto sta succedendo dal punto di vista economico-finanziario, sarebbe quella di offrire 1 euro per l'acquisizione al patrimonio del Comune di Vicenza, di tutto il patrimonio della BPVI.

 

Tutto ciò premesso:

 

Si chiede che il Consiglio Comunale impegni l'Amministrazione a svolgere tutte le azioni volte a far acquisire al patrimonio comunale o statale il prezioso patrimonio artistico della BpVi sopra indicato, prevedendo da parte dello Stato lo stanziamento di un corrispettivo a favore dei risparmiatori danneggiati".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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