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Mozione Berlato su velo e burka, una questione di sicurezza o di cultura? Le interviste di VicenzaPiù ai cittadini

Di Sara Todisco Venerdi 29 Aprile 2016 alle 14:03 | 0 commenti


VicenzaPiu.Tv, dopo l'intervista sull'inquinamento da Pfas delle acque superficiali, torna in centro città per avere il parere dei cittadini sulla mozione presentata al Consiglio regionale del Veneto da Sergio Berlato, Coordinatore regionale FdI-AN e riguardante l'estensione di una normativa nazionale già esistente che vieta a chiunque di girare con il volto coperto in luoghi pubblici o aperti al pubblico. L'esponente regionale ha proposto che tale norma riguardi specificamente da ora anche velo e burka. Approvata in questi giorni, ma mozione impegna la Giunta ad intervenire presso il Governo affinché venga applicata in modo sistematico.

Cosa ne pensano i cittadini? I pareri sono diversi, ma il fine è comune: avere una città e uno stato sicuro in un momento così delicato a livello internazionale. Sono in molti a trovare la mozione giusta in particolare per una questione di sicurezza, perchè questa estensione andrebbe incontro alle forze dell'ordine permettendo loro di fare il proprio lavoro, cioè tutelare i cittadini da chi nasconde la propria identità. I cittadini parlano di libertà di espressione e di religione, ma nei limiti delle leggi e della sicurezza italiana; inevitabile parlare, però, anche di una questione culturale: "da donna non concepisco il volto di un'altra donna coperto, è qualcosa a cui non ci possiamo abituare". Non mancano anche i fan del coordinatore Berlato che "lo appoggiano in ogni sua proposta di legge". Ma chi è direttamente interessato al problema, cosa ne pensa? Abbiamo incontrato, ad esempio, Mafia, una donna pakistana eletta nel Consiglio degli stranieri, che ha il capo coperto, ma il volto scoperto e ci racconta come la sua fede musulmana sia molto importante per lei e preveda il volto (nonchè il corpo) coperto, come insegna il Corano, ma che qui in Italia porta il volto scoperto perchè la legge italiana lo prevede, e lei già la rispetta.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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