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Rosanna Filippin, senatrice Pd membro della Giunta per le immunità parlamentari, commenta il via libera dato dal Senato all'autorizzazione a procedere sull'inchiesta Mose per l'ex ministro Altero Matteoli

Ho apprezzato molto le parole del senatore Matteoli: la sua volontà di non opporsi alla proposta della giunta e di voler andare a processo per difendere la sua innocenza, senza prescrizioni o immunità, sono un atto esemplare per un politico indagato ed accusato.

Altri purtroppo non hanno fatto lo stesso e hanno scelto strade diverse, arrivando poi a quel patteggiamento che lo stesso Matteoli ha definito come una dichiarazione di colpevolezza per chi lo fa” sottolinea Rosanna Filippin. E aggiunge: “Come sempre in questi casi, qui non c’è alcun giudizio di colpevolezza o innocenza: sarà la giustizia ad accertare le eventuali responsabilità. Gli italiani, e i veneti in particolare, chiedono che su tutta la vicenda Mose sia fatta massima chiarezza. E chiedono che chi ha sbagliato, paghi. Lo scandalo del Mose è infatti una triste pagina per la nostra Regione. Una pagina che ha portato alla luce un sistema di malaffare che nulla ha a che vedere con i valori e lo spirito del Veneto e dei veneti. Compito della politica e delle istituzioni è far sì che certi sistemi non trovino più terreno fertile. In questo senso vanno il ddl anticorruzione, passato ieri al Senato, e la priorità che vogliamo dare al nuovo Codice per gli appalti e all’istituzione di una Commissione sugli appalti pubblici e i casi di corruzione e collusione.