Morto Ermanno Olmi, i "saluti" di Luca Zaia, Stefano Fracasso, Achille Variati, Roberto Ciambetti e Cristiano Corazzari
Lunedi 7 Maggio 2018 alle 15:57 | 0 commenti
Pubblicato alle 12.45, aggiornato alle 13.58 e alle 15.57. "Il Veneto perde un eccezionale cantore della sua gente e della sua terra. Ermanno Olmi ci ha lasciato proprio nell'anno conclusivo del centenario della Grande Guerra, abbandonando quei verdi prati dell'Altopiano di Asiago che aveva scelto come ‘buen retiro' e come luogo e immagine-simbolo per siglare, con il suo "Torneranno i prati", tutto il dolore e la disumanità della guerra e la speranza nell'avvento della pace". Così il presidente del Veneto si stringe al dolore dei famigliari, degli amici e di quanti hanno conosciuto e amato Ermano Olmi, il registra bergamasco scomparso a 86 anni nella ‘sua' Asiago, che aveva eletto da decenni come ‘patria'.
"Ho avuto la fortuna di incontrarlo più volte - ricorda - era una persona di un carisma unico e di una grande forza morale, sempre coniugata con una grande serenità interiore e uno stile di signorile discrezione. E' stato il poeta delle nostre terre, della civiltà contadina di cui era figlio autentico, un cantore del lavoro e dei valori forti delle persone semplici, immortalati nell'Alberto degli Zoccoli. Il pensiero corre all'affresco in ‘bianco e nero' dei suoi documentari sulla montagna dolomitica di fronte all'avventura dalla prima elettrificazione, al profondo rapporto tra uomo e natura cantato nei "Segreti del bosco vecchio", alla drammatica spontaneità di lingua e di vita de "I recuperanti", al lirismo con cui ci ha accompagnato, nei "Cento Chiodi", lungo il magico corso del Po, simbolo stesso della vita, alla ‘pietas' impastata di saggezza ed empatia con cui ha saputo rileggere ‘La leggenda del santo bevitore'".
"Olmi, con la sua cinepresa ha dato volto, voce e colore ai valori più profondi del popolo, a quella religiosità fatta di cose semplici e di esperienza quotidiana - prosegue il governatore del Veneto - lasciandoci in eredità emozioni, sentimenti e riflessioni di intatta e perenne freschezza".
"Lo voglio ricordare, infine, come un vero maestro del cinema e della vita - conclude il presidente - sempre attento e proteso verso i giovani. Quei giovani che ha coltivato come amici ed eredi della sua arte e della sua poetica, e ai quali ha continuato sin alla fine, con la scuola di cinema, ad affidare il suo credo nell'uomo, la capacità di leggere la profonda umanità delle piccole cose quotidiane, e lo sguardo attento al valore della storia e della memoria. Ai quali ha continuato a insegnare che fare cinema è mostrare quello che spesso è invisibile ai più. Grazie Ermanno, continuerai a vivere nel cuore dei veneti, solido come la montagna che ti ha accolto e ispirato come mistico interprete".
Morte Ermanno Olmi - Fracasso : "Testimone di identità veneta aperta al mondo"
Il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Stefano Fracasso interviene in merito alla morte del regista Ermanno Olmi. "Ermanno
Olmi è stato, con Zanotto e Rigoni Stern, testimone di quella identità veneta aperta al mondo. Un regista capace di parlare al presente e di farsi carico dei suoi drammi, senza rinchiudersi dentro confini e senza costruire muri. Oltre allo storico film "L'albero
degli zoccoli" del 1978, e al più famoso "Torneranno i Prati", è importante ricordare il film "Villaggio di cartone" presentato a Venezia del 2011, che parla di alcuni migranti che si rifugiano in chiesa. Olmi è stato un regista che ha fatto poesia con il
cinema. Ci mancherà ".
Scomparsa di Ermanno Olmi, il ricordo del sindaco e presidente della Provincia di Vicenza Achille Variati
"Oggi Vicenza e il suo territorio piangono un vero maestro.
Ermanno Olmi ha saputo raccontare la storia, la natura e soprattutto l'umanità di questa nostra terra con quel linguaggio poetico privo di retorica che è solo dei grandi. E, con la generosità propria dei grandi, per tutta la vita ha voluto condividere il suo genio creativo con i giovani, tramandando loro conoscenza e passione.
Nel 2014 alla prima romana di "Torneranno i prati", alla presenza del Presidente Giorgio Napolitano, fu un onore per me rappresentare i miei concittadini nell'occasione in cui, attraverso lo sguardo di Ermanno Olmi, le bellissime montagne dell'Altopiano di Asiago tornarono ad essere teatro dell'immenso dramma della Grande Guerra, perché tutti potessero vedere e non dimenticare".
Cultura - Presidente del Consiglio: "Ermanno Olmi da oggi è per sempre nel cielo di chi ha cercato di raccontare la verità senza ingannare"
"Ermanno Olmi lascia un vuoto difficilmente colmabile nella cultura italiana. Quanti amano il cinema di impegno, che spinge a riflettere, un cinema che non da' risposte ma pone lo spettatore davanti a domande e lo fa crescere ponendolo davanti alla dura realtà , da oggi ha perso un punto di riferimento imprescindibile, un vero maestro che non si è mai piegato alla logica dello show business ma ha sempre cercato di narrare la durezza e le difficoltà della vita, con un autentico sentimento d'amore per la Pace" Così il Presidente del Consiglio Regionale del Veneto ha commentato la morte di Ermanno Olmi "da oggi è per sempre nel cielo di chi ha cercato sempre la verità è non ha mai ingannato il suo pubblico" ha concluso il Presidente del Consiglio regionale del Veneto porgendo le sue sentite condoglianze ai familiari del grande cineasta.Â
La scomparsa di Ermanno Olmi. Assessore regionale alla cultura: "il veneto raccontato da lui: un onore"
"Non solo il cinema, ma ancor più la cultura italiana devono molto a un Maestro le cui opere rimarranno nella storia della cinematografia mondiale per la loro straordinaria originalità . Il Veneto, terra nella quale aveva scelto di vivere da molti anni, gli sarà per sempre grato e noi ora abbiamo un impegno: quello di tutelare e di continuare a diffondere il grande patrimonio che ci ha lasciato".
Così l'assessore alla cultura della Regione del Veneto ricorda Ermanno Olmi, il celebre regista bergamasco, da molto tempo residente ad Asiago (Vi), nel cui ospedale è morto la scorsa notte, all'età di 86 anni.
"Tra i tanti suoi capolavori che rimarranno nella storia della settima arte e gli sono valsi prestigiosissimi premi - sottolinea l'assessore -, mi permetto di ricordare l'ultima sua fatica, ‘Torneranno i prati', alla cui produzione ha contribuito anche la nostra Regione nell'ambito delle celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra. Anche in questo caso Olmi ha saputo raccontare in modo autentico, attraverso la macchina da presa, le vicende di chi patì sulla propria pelle la tragedia di un conflitto terribile, una testimonianza da lui stesso raccolta da un vecchio pastore dell'Altopiano e trasformata in un'opera d'arte. Una storia ambientata nella terra veneta e raccontata con l'originale linguaggio e la grande sensibilità umana di un indimenticabile Maestro".
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