Morti sul lavoro, Prc: reagire all'egoismo sociale del padronato
Mercoledi 15 Maggio 2013 alle 15:37 | 0 commenti
Claudia Rancati, Circolo “Gramsci†PRC Vicenza - Leggevamo ieri della vicenda di un imprenditore vicentino, già condannato nel 2000 per la morte di un operaio deceduto a soli 29 anni, a causa delle condizioni insalubri in cui era costretto a lavorare. L’imprenditore a distanza di anni è stato nuovamente condannato dal Tribunale, questa volta  per non aver pagato il risarcimento che spettava per legge ai famigliari della vittima.
Non ha pagato, mettendo in campo manovre per spogliarsi della titolarità dei beni, intestandoli a prestanome. Questa vicenda ci ha particolarmente colpiti per la sua durezza e vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà ai famigliari della vittima.
Le vittime sul lavoro, sono ancora troppe, perché ancora troppi sono gli imprenditori senza scrupoli che si rendono responsabili di queste tragedie annunciate.
L’unico modo per far sì che le cose cambino è cercare di reagire all’egoismo sociale che il padronato esprime e che arriva a toccare questi livelli di disumanità in nome della “legge del profittoâ€.
Se vogliamo che le cose cambino per davvero, dobbiamo fare in modo che i lavoratori riprendano la forza e l’unità che hanno perso in questi anni.
Sabato 18 maggio a Roma  ci sarà la manifestazione nazionale della Fiom, partiranno i pullman da Vicenza e dai centri principali della provincia per dare voce alla lotta dei metalmeccanici.
E’ una lotta che ci riguarda tutti, perché è per ottenere maggiore dignità e democrazia nei luoghi di lavoro e perché rappresenta una idea alternativa di società , rispetto alle politiche di austerità che colpiscono i settori sociali più deboli, una idea basata sulla giustizia sociale.
Pensiamo che invitare a partecipare a questa giornata di mobilitazione sia un modo per dare voce anche ai molti che ogni giorno nei luoghi di lavoro rischiano di perdere la vita per far crescere i profitti di pochi.
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