Quotidiano | Categorie: Politica

Alessandra Moretti, la donna è mobile qual piuma al vento. O è un soprammobile?

Di Edoardo Andrein Giovedi 18 Settembre 2014 alle 14:42 | 0 commenti

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Moretti: «Se Renzi lo vuole dico di sì». Leggendo il titolone dell'articolo sulle elezioni regionali 2015 comparso su "Il Mattino di Padova", qualche equivoco poteva sorgere. Con il buon Massimo Giletti che sarà sobbalzato sulla sedia. Sì perchè l'eurodeputata vicentina Alessandra Moretti, ex portavoce bersaniana dei bei tempi, dopo avere detto sì a Matteo Renzi per la richiesta di candidatura alle elezioni europee, sembra ormai pienamente devota al leader del Partito Democratico. Con buona pace degli elettori che l'hanno votata in massa alle europee del maggio scorso.

Alcune frasi morettiane che riporta Il Mattino di Padova, dalla direzione veneta del Pd a Belluno, sono delle vere e proprie chicche della fantapolitica attuale, che del rispetto del mandato degli elettori neanche sa cosa sia.

Partiamo da quella che potrebbe far venire più mal di testa ai lettori-elettori sempre più disorientati da certe decisioni, oltre che dalla percentuale di presenze al Parlamento europeo dell'onorevole vicentina di cui abbiamo già raccontato (leggi qui):

«Cosa dico agli elettori del Veneto, Friuli, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige? Per una questione di serietà rispondo che non è mia intenzione candidarmi (alla presidenza della regione Veneto, ndr) e penso ci sia molto da fare in Europa, dove si assumono l'80% delle decisioni che vincolano il futuro dell'Italia».

Per una questione di serietà, certo, perchè:

«La politica è servizio. Sono stata eletta deputata nel 2013, alla Camera mi trovavo benissimo e ci volevo restare per portare avanti la legge sulla parità di genere. Lo scorso aprile, Matteo Renzi mi chiama al telefono e mi dice: i sondaggi dicono che con te capolista il Pd è molto più competitivo a Nordest. Devi accettare. Ho cercato di spiegargli che a Roma c’era molto da fare, poi ho obbedito». Bau.

Quindi la chicca finale.

«Ho capito che in politica bisogna andare dove si è più utili.»

Per essere capaci c'è tempo.

Ma, viene da chiedersi, la donna, l'Alessandra, è mobile qual piuma al vento o è solo un soprammobile di questa politica da telenovela?

 

(nella foto Moretti abbracciata con il giornalista de Il Fatto Quotidiano e noto opinionista televisivo Andrea Scanzi)


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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