Quotidiano | Categorie: Politica

Moratoria per le grandi opere in Veneto: la vogliono i Comitati Don Albino Bizzotto

Di Emma Grande Domenica 1 Febbraio 2015 alle 17:15 | 0 commenti

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L'Assemblea della Rete dei comitati per l'ambiente del Veneto, riunitasi a Padova il 31 Gennaio 2015, chiede, come in una nota comunicano i Comitati Don Albino Bizzotto, una moratoria per le grandi opere perché «Le ultime vicende giudiziarie che vedono indagati alcuni funzionari pubblici tra cui i massimi responsabili delle infrastrutture e della valutazione ambientale delle opere di interesse pubblico di competenza della Regione del Veneto (Silvano Vernizzi capo del settore infrastrutture della Regione e Paola Noemi Furlanis capo della struttura di coordinamento Vas e Vinca) confermano quanto da tempo i Comitati denunciano».

La corruzione non è questione di qualche persona che sbaglia (le cosiddette "mele marce") ma, continua a nota, «è la conseguenza di un sistema colluso di interessi tra forze imprenditoriali e istituzioni pubbliche regionali e nazionali. Le grandi opere sono tutte inquinate da una illegalità sistematica e diffusa».

I comitati del Veneto per tali ragioni rivolgono un appello alla nuova Autorità di controllo nazionale affinché vengano azzerate e riverificate tutte le procedure autorizzative rilasciate dalla Regione Veneto e ricordano ancora una volta che il meccanismo criminogeno che spinge alla realizzazione di grandi opere inutili e dannose è il sistema della Finanza di progetto (Project Financing).

Il Veneto e l'Italia, quindi, non devono essere un corridoio di transito per le merci, ma un paese dove dimorare e vivere per cui, conclude la nota, «le condizioni della Terra a causa dei cambiamenti climatici, dell'inquinamento, della perdita di biodiversità impongono con urgenza una diversa programmazione e pianificazione del territorio, con il vincolo di non sottrarre un solo nuovo metro quadro al suolo coltivabile».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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