Moratoria per le grandi opere in Veneto: la vogliono i Comitati Don Albino Bizzotto
Domenica 1 Febbraio 2015 alle 17:15 | 0 commenti
L'Assemblea della Rete dei comitati per l'ambiente del Veneto, riunitasi a Padova il 31 Gennaio 2015, chiede, come in una nota comunicano i Comitati Don Albino Bizzotto, una moratoria per le grandi opere perché «Le ultime vicende giudiziarie che vedono indagati alcuni funzionari pubblici tra cui i massimi responsabili delle infrastrutture e della valutazione ambientale delle opere di interesse pubblico di competenza della Regione del Veneto (Silvano Vernizzi capo del settore infrastrutture della Regione e Paola Noemi Furlanis capo della struttura di coordinamento Vas e Vinca) confermano quanto da tempo i Comitati denunciano».
La corruzione non è questione di qualche persona che sbaglia (le cosiddette "mele marce") ma, continua a nota, «è la conseguenza di un sistema colluso di interessi tra forze imprenditoriali e istituzioni pubbliche regionali e nazionali. Le grandi opere sono tutte inquinate da una illegalità sistematica e diffusa».
I comitati del Veneto per tali ragioni rivolgono un appello alla nuova Autorità di controllo nazionale affinché vengano azzerate e riverificate tutte le procedure autorizzative rilasciate dalla Regione Veneto e ricordano ancora una volta che il meccanismo criminogeno che spinge alla realizzazione di grandi opere inutili e dannose è il sistema della Finanza di progetto (Project Financing).
Il Veneto e l'Italia, quindi, non devono essere un corridoio di transito per le merci, ma un paese dove dimorare e vivere per cui, conclude la nota, «le condizioni della Terra a causa dei cambiamenti climatici, dell'inquinamento, della perdita di biodiversità impongono con urgenza una diversa programmazione e pianificazione del territorio, con il vincolo di non sottrarre un solo nuovo metro quadro al suolo coltivabile».
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