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Monti dice non essere al servizio di banche e finanza. Ciambetti lo smentisce

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 23 Gennaio 2012 alle 19:35 | 0 commenti

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Roberto Ciambetti, Lega Nord  -  Ciambetti "Monti dice non essere al servizio di banche e finanza? Il suo curriculum e i fatti lo smentiscono: dopo le false liberalizzazioni da cui ha salvato le banche ora s'appresta a sferrare l'attacco finale ai lavoratori"
"'Monti dice in televisione di non essere servo né dei poteri forti, né della banche? Per un influente membro del Research Advisory Council del Goldman Sachs Global Market Institute, già membro della Commissione Trilaterale, sorta per iniziativa di David Rockefeller, presidente della Chase Manhattan Bank, consigliere di amministrazione di Fiat, Generali e, a suo tempo, Comit, nonché advisor persino di Coca Cola l'affermazione mi pare maldestra e va comunque inserita nella strategia di disinformazione del premier".

Di ritorno da Milano dove ha partecipato alla grande manifestazione della Lega contro il governo, l'assessore regionale Roberto Ciambetti stigmatizza le dichiarazioni del primo ministro "nell'ennesima sua apparizione televisiva - ha detto Ciambetti - Dopo ‘Che Tempo che fa' e ‘Otto e mezzo' è stata la volta di Lucia Annunziata su ‘1/2 ora' ed è chiaro il target di riferimento del premier, che deve ingraziarsi la sinistra salottiera e gli opinion makers, tutti quelli che nei suoi piani dovrebbe tacitare le masse e impedire loro di rivoltarsi ad un governo iniquo, un governo di banche e banchieri oltre che di lobby finanziarie. Monti cerca di avallare una sua immagine di salvatore della patria, l'uomo della Provvidenza, e in questa veste nel suo decreto sulle liberalizzazioni ha colpito, e duro, i tassisti, avvocati o farmacisti lasciando intatti i privilegi delle banche e delle assicurazioni. Ridicola la sua imposizione sui tariffari professionali: chiedete a centinaia di giornalisti, e non solo giovani, a cosa è ridotto il loro compenso nonostante le tariffe dell'Ordine. Oggi,per lavorare, in tanti campi ci si accontenta di compensi che non hanno nulla che vedere con i tariffari". Fortemente critico con Monti l'assessore regionale continua nel suo affondo. "E per quanto riguarda la patente tecnica di Monti e dei suoi ministri smettiamola: la patente tecnica non è credibile per uno che ha vissuto nelle Istituzioni pubbliche, rivestendo ruoli politicamente tecnici e tecnicamente politici dai quali, per altro, almeno in un caso fu cacciato in malo modo, uscendo dalla Commissione europea di cui faceva parte non esattamente a testa alta: basta leggere le 140 pagine dei cinque saggi, Andrè Middelhoek presidente, Inga Brit Ahlenius, Juan Antonio Carrillo-Salcedo, Pierre Lelong e Walter Van Gerven componenti, che hanno esaminato una serie di presunte irregolarità nella gestione del personale derlla Commissione di cui faceva parte il nostro premnier. I commissari, e tra costoro anche Monti, dichiararono, con uno stile decisamente politico, di essere all'oscuro di quanto accadeva dentro le strutture e nei servizi loro affidati. Tecnicamente, grazie a quella dichiarazione, Monti e soci sfuggirono dall'accusa di frode e corruzione. Ma i saggi rilevarono che ‘questa perdita di controllo implica evidentemente una pesante responsabilità sia per i commissari singolarmente presi e sia per l'intera commissione'. Insomma una chiamata in causa decisa e una condanna morale e politica di non poco conto anche per il signor Monti, sia che lo si consideri un politico, un tecnico o un banchiere espressione dei poteri forti che, dopo aver fatto finte liberalizzazioni, aprendo tuttavia la rotta ai pirati che saccheggeranno le ricche municipalizzate del Nord Italia - ha concluso Ciambetti - s'appresta a dare una mazzata storica ai lavoratori aprendo il fronte del mercato del lavoro: dopo aver procrastinato l'età pensionabile, dopo aver salassato il potere d'acquisto di stipendi, salari e pensioni, ora s'appresta a distruggere le norme di garanzia per chi ha un posto di lavoro. I lavoratori si accorgeranno già delle prossime buste paga cosa significhi il governo dei banchieri e delle bugie, dei finti tecnici al servizio dei poteri forti, ma ancor di più nei prossimi mesi vedranno che i loro sacrifici servono solo per ingrassare chi è già, tecnicamente, obeso"


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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