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Mondardo e i cittadini usino il francobollo dei Marzotto per i morti della Marlane Marzotto

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 14 Ottobre 2011 alle 20:39 | 0 commenti

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Oggi nell'ufficio Postale di Valdagno è stato presentato, alla presenza del Presidente del Gruppo Marzotto, Antonio Favrin, di Matteo Marzotto e del Consigliere d'Amministrazione di Poste Italiane, l'assessore provinciale della Lega Nord Antonio Mondardo, il francobollo delle Poste Italiane che celebra il 175° Anniversario della fondazione dell'industria tessile Marzotto. E' certo che la ricorrenza ha un indubbio significato per il mondo dell'industria e del lavoro, ma nell'occasione bisognava ricordare, oltre ai traguardi dell'azienda, anche le decine di morti e di ammalati di cancro della Marlane Marzotto di Praia a Mare.

Per loro, infatti, stenta ad essere celebrata non una data, ma anche solo un'udienza del processo che vede imputati i massimi dirigenti di Lanerossi e Marzotto, Favrin compreso. Molti lavoratori devono qualcosa ai Marzotto, ma anche la famiglia del conte deve altrettanto a loro e di più a chi è morto in una loro fabbrica. Non entriamo qui nel merito del procedimento, che però è stato rinviato nuovamente al 28 ottobre a testimoniare una storia infinita di continui rinvii per cavilli burocratici, impedimenti (naturalmente sempre "legittimi"), assenze etc., come più volte a Vicenza ha denunciato da sempre e tra i pochi Giorgio Langella, segretario provinciale del PdCI FdS.

Ma l'occasione della presentazione del francobollo poteva essere un'occasione per gli imprenditori e i manager vicentini imputati di prendere l'impegno, solenne come il francobollo, di non frapporre ulteriori ostacoli alla celebrazione del processo dando così prova di non temere il giudizio e di volersi difendere "nel processo e non dal processo". Farsi processare, qualunque sarà l'esito del giudizio, sarebbe il modo migliore per rendere merito in modo trasparente al nome dell'azienda. Molto migliore che non autocelebrarsi con un francobollo di uno Stato, vero Antonio Mondardo, assessore e membro del cda di Poste italiane, che ai suoi cittadini dovrebbe sempre chiedere un requisito prima di celebrarli: il rispetto delle Istituzioni, incluse quelle giudiziarie. Per evitare che rimanga un dubbio, questo si, legittimo, sul nome della gloriosa famiglia di Valdagno, invitiamo i cittadini, in primis Mondardo se oggi ha dimenticato quei morti, a comprare quel francobollo e a usarlo per spedire ai Marzotto questo semplice messaggio: "Cari conti e imprenditori, tutti possiamo sbagliare. Ma, per dimostrare di non averlo fatto o per pagarne da uomini le conseguenze, affrontate il processo con i vostri ottimi avvocati così come i lavoratori di Praia a Mare hanno affrontato, con i loro cari come soli assistenti, una sentenza definitiva e già scontata per la maggior parte di loro.".
E le Poste, consigliere Mondardo, devolvano l'incasso di quel francobollo ai morti e ai malati di Praia a Mare. Loro per il nome che vi è stampato hanno dato la vita.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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