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Moda, Donazzan: lotta senza quartiere a contraffazione

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 25 Settembre 2014 alle 15:12 | 0 commenti

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Regione Veneto - Garantire la forza del manifatturiero nel settore strategico della moda,  attraverso la formazione professionale: a questo saranno indirizzate gran parte delle risorse provenienti dalla futura programmazione del Fondo Sociale Europeo che destina al Veneto 764 milioni di euro. Lottare senza quartiere contro la contraffazione con la conseguente difesa, tutela e valorizzazione ad oltranza dei  marchi "Made in Italy". Agevolare le imprese straniere che verranno a investire nel Veneto.

Sono questi i tre punti di sintesi espressi dall’Assessore regionale alla formazione e al lavoro Elena Donazzan al seminario sulle prospettive del settore moda nel Veneto che si e svolto oggi a Vicenza presso il Centro Congressi di Confartigianato, con il titolo “Sinergie e opportunita’ tra education e mercato del lavoro”. L’iniziativa, svoltasi nell’ambito del progetto regionale “Formazione Formatori”, ha rappresentato un momento di confronto sulle prospettive del comparto moda, tradizionale luogo di eccellenza nell’espressione dello stile italiano.

"Il mondo ama la nostra moda ed il nostro compito e’ preservare la qualita’ del manifatturiero, del "well done in Italy" del bello e del fatto bene inserendo giovani lavoratori molto qualificati dentro le nostre imprese", ha commentato durante la conferenza stampa di sintesi dell’evento l'Assessore Donazzan.

“La formazione nel settore moda, infatti, riveste un carattere assolutamente peculiare  - ha osservato l’Assessore - sia perche’ la moda e’ stata e continua ad essere sicuramente uno degli elementi principali dell’identita’ dell’Italia contemporanea, ricordo che il ‘made in Italy’ e’ il secondo logo mondiale dopo la Coca-Cola,  ma anche perche’ rappresenta uno dei punti di forza della nostra capacita’ industriale”.

Alla conferenza stampa e’ intervenuto anche Stefano Stenta presidente del sistema moda di Confartigianato Vicenza, che ha sottolineato, tra l’altro come “il Veneto sia l’unica regione in Italia che presenta una gamma completa del settore moda tanto da rappresentare e formare un ‘sistema moda’ compiuto che va dalle calzature all’abbigliamento”.

"La moda e’ un settore strategico, chiave, per l'economia italiana e tanto più veneta perche’ da noi il sistema moda e’ generale – gli ha fatto eco Donazzan -   senza contare l’occhialeria e l’oreficeria. La nostra priorita’ quindi e’ di formare formatori all'altezza, difendere il Made in Italy con norme adeguate e contrastare fino in fondo la contraffazione", ha sottolineato Donazzan che ha ricordato l’apposito tavolo istituito dalla Regione del Veneto con le associazioni datoriali, le parti sociali, e il piu’ ampio numero di istituzioni, per porvi fine.

"Dobbiamo ora decidere: quale formazione per favorire il lavoro nel sistema della moda?. Quali figure professionali ci servono, quali competenze devono essere sviluppate – ha detto Donazzan - insistendo con il monitoraggio degli esiti occupazionali oltre a dotarci di un indirizzo degli strumenti finanziari e di una metodologia avanzata degli uffici regionali dedicata alle imprese con i parametri che sono propri del settore privato: velocita’, efficacia e efficenza".

Relativamente ai dati sul sistema moda, forniti dal Centro Studi di Unioncamere, su un settore che va dal total look al fashion, emerge quanto segue:

l'Italia e’ prima al mondo nel saldo commerciale che vede al primo posto il settore delle calzature. Sono 86 i miliardi di euro di fatturato complessivo nel sistema moda che ha visto una flessione nel 2013 ma, nonostante tutto, in Veneto il sistema rappresenta il 18 % pari a 15,6 miliardi di euro, un quarto dell’intero manifatturiero regionale.

Appartenenti al settore moda, in Italia vi sono 87 mila aziende e in Veneto 9.500 (un terzo abbigliamento, 27% concia, 24 % calzature).

Negli anni della crisi in Veneto sono state perse 1.000 imprese , in Italia 7.000.

A livello settoriale Padova, Treviso e Vicenza sono le province che rappresentano il distretto moda.

Occupati: in Veneto sono 100 mila e rappresentano il 12 % di quelle italiane, a dimostrazione che le imprese venete si sono rafforzate.

Nel 2014 il sistema moda veneto ha registrato la performance migliore, con segno positivo nei fatturati. Esporta per 9 miliardi euro, circa il 18% dell'export regionale e 21 di quello nazionale, significa che un quinto del settore che si esporta viene fatto in Veneto.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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