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Pfas, la Miteni contro la commissione parlamentare: "Mai richiesti i dati dell'azienda"

Di Note ufficiali Venerdi 10 Febbraio 2017 alle 18:10 | 0 commenti

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Stiamo approfondendo i contenuti della relazione della commissione parlamentare ma già dalla prima lettura appare evidente che si tratta di un documento incompleto, privo di rigore scientifico che porta ad evidenti contraddizioni e a una approssimazione inaccettabile quando si affronta un tema così complesso e rilevante. Nel documento viene ad esempio contestato a Miteni di non avere fornito i dati personali degli esami dei lavoratori nello studio del Prof. Costa. Il motivo è semplice, si legge in una nota: la commissione non ha mai chiesto i dati all'azienda e nemmeno l'ha mai convocata. Dati che sono stati sempre forniti alle ULSS locali. Se la commissione li avesse richiesti, secondo le norme previste, li avrebbe ottenuti immediatamente visto peraltro che gli enti preposti già ne sono in possesso.

La Commissione prima accusa ripetutamente Miteni di immettere nel torrente Poscola scarichi sopra i limiti, poi riconosce nello stesso documento che i limiti sono rispettati. I limiti di scarico nel Poscola sono infatti assolutamente rispettati e sono addirittura inferiori a quelli previsti per le acque potabili, come gli enti di controllo possono documentare. Ancora, il documento afferma che i filtri a carbone non riescono a fermare i composti a catena corta, i C4. Non si comprende quale sia la fonte di questa affermazione visto che è dimostrato dai prelievi fatti da Arpav che i filtri a carbone dell'azienda abbattono i livelli di C4 e rendono gli scarichi pienamente rispondenti ai limiti imposti. In tutto questo crescere di allarme è anche bene rammentare che sul piano scientifico la pericolosità dei Pfas che si tende a dare per scontata non per nulla accertata. Lo stesso consulente della commissione parlamentare, professor Gianluca Maria Farinola scrive nella relazione che "in molti casi gli studi epidemiologici si concludono affermando che, sebbene vi siano sospette correlazioni, non si possono trarre conclusioni causa-effetto certe e vi sono numerosi esempi in cui gli studi si contraddicono tra di loro, giungendo a conclusioni opposte".

Leggi tutti gli articoli su: Miteni, Arpav, Gianluca Maria Farinola

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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