Quotidiano | Categorie: Lavoro

Miteni, avvio procedura di licenziamento dei 121 lavoratori. L'ad Nardone: "lavoriamo per ingresso nuovo socio, sciopero incomprensibile"

Di Note ufficiali Mercoledi 31 Ottobre 2018 alle 16:39 | 0 commenti

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Miteni ha comunicato oggi - informa una nota del 31 ottobre - ai lavoratori l'avvio della procedura di licenziamento collettivo dei 121 lavoratori, come previsto dalle norme. L'amministratore delegato Antonio Nardone ha stigmatizzato le motivazioni dello sciopero indetto dalla RSU e l'anomalia delle modalità di agitazione annunciata. Nardone ha ricordato che l'azienda non ha ad oggi potuto effettuare il pagamento del residuo degli stipendi di maggio e le 14e perché non le è stato concesso dal tribunale. 

E' dunque incomprensibile come il rispetto di procedure obbligatorie possa avere portato l'RSU a una dichiarazione di agitazione sindacale così anomala. 
Per quanto riguarda le modalità di protesta, Nardone ha precisato che "l'interruzione dei processi con la sola ultimazione delle reazioni in corso, non garantisce la messa in sicurezza completa degli impianti in quanto non permette lo svuotamento degli stoccaggi contenenti sostanze pericolose" e che "il  mancato completamento dei programmi produttivi volti all'esaurimento della sostanze pericolose giacenti in stabilimento e alla successiva messa in sicurezza definitiva degli impianti, impedisce il completamento del cronoprogramma approvato dagli enti competenti in materia di sicurezza e ambiente, con tutti i potenziali rischi del caso".

Nardone ha anche voluto ribadire che da parte del Cda di Miteni si sta lavorando con impegno per trovare una strada che attraverso l'ingresso di un nuovo socio possa salvaguardare l'occupazione, gli impegni ambientali e il forte know how  aziendale. 

Leggi tutti gli articoli su: sciopero, Miteni, pfas, Antonio Nardone

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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