Milleproroghe, ok Camera. Salva banche: giù Governo per Responsabili (Scilipoti-Calearo)
Sabato 26 Febbraio 2011 alle 03:02 | 0 commenti
Rassegna.it - Montecitorio ha votato sì al maxiemendamento. Favorevoli 300, contrari 277. Il governo va sotto su un odg sull'anatocismo, grazie al voto contrario di Scilipoti. In mattinata fiducia votata da 309 parlamentari. Ora in commissione, domani vota il Senato
La Camera ha approvato in seconda lettura il decreto Milleproroghe. I sì sono stati 300 e 277 i no. Il testo passa ora al Senato per la terza lettura.
Durante la votazione, il governo è stato battuto in aula su un ordine del giorno sul tema dell'anatocismo, il cosiddetto 'salva-banche' contestato dai Responsabili, Domenico Scilipoti in testa. L'odg, presentato dall'Udc di Casini e con parere negativo del governo, pone secondo i Responsabili "le condizioni per valutare l'opportunità di intervenire in tempi rapidi, anche attraverso eventuali interventi normativi, negli eventuali contenziosi con gli istituti bancari".
Questo voto contrario alla linea dell'esecutivo, secondo le opposizioni, è la prova della fragilità del governo. "Alla prima prova di tenuta parlamentare il governo Berlusconi-Scilipoti mostra tutta la sua fragilità politica e numerica - dice coordinatore nazionale di Fli, Roberto Menia - poco dopo che Bossi aveva dichiarato ai cronisti che il governo andava a gonfie vele".
In ogni caso il testo sarà subito inviato alle commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato per consentire l'approdo e l'approvazione definitiva domani.
La Camera, in mattinata, aveva votato sì alla questione di fiducia sul maxiemendamento . I voti favorevoli sono stati 309, i contrari 287. A favore hanno votato Pdl, Lega e gruppo dei responsabili, contrari invece Pd, Idv, Api, Udc e Fli.
Il sì dei cosiddetti "Responsabili", però, era arrivato dopo un incontro tra il gruppo e con il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nel quale i parlamentari hanno ricevuto rassicurazioni sul fatto che le norme inserite nel testo sull'anatocismo cambieranno. Ma non ora, in un prossimo provvedimento nel quale, previa verifica dei costi, "si, lavorerò per capire se si può intervenire sulle cause ancora aperte". Lo confermano fonti di governo. Poi il governo è andato sotto.
Il provvedimento votato oggi comprende il testo già licenziato dal Senato al netto delle modifiche apportate in seguito ai rilievi di costituzionalità del Quirinale. Ora si va a Palazzo Madama per l'approvazione definitiva. L'ok sarà dato il 26 febbraio, intorno alle 15, in una seduta straordinaria. Tempi strettissimi, quindi, dovuti ai termini di scadenza definitiva del decreto prevista per domenica 27 febbraio.
Tra le modifiche apportate, spicca quella che riguarda gli incroci tv-quotidiani. Dal primo aprile, infatti, sarà possibile per chi possiede una tv acquistare un quotidiano. Nel maxiemendamento del governo è saltata la modifica introdotta al Senato che invece prevedeva una proroga del divieto al dicembre 2012. Il divieto resta solo fino al 31 marzo 2011, con la possibilità di un ulteriore slittamento previo decreto del presidente del Consiglio, di concerto col ministero dell'Economia.
Piccoli cambiamenti, come accennato, anche per l'anatocismo bancario (in base al quale gli interessi debitori diventano bene capitale e sono suscettibili di produrre interessi a loro volta): si faranno salve le somme già versate, ma la "norma salva-banche" contro la quale sono insorti i consumatori resta confermata. Il maxiemendamento mantiene infatti il principio che "la prescrizione relativa ai diritti nascenti dall'annotazione in conto inizia a decorrere dal giorno dell'annotazione stessa". In pratica la prescrizione per presentare ricorso viene fissata a 10 anni dall'ultima applicazione degli interessi trimestrali.
Secondo i consumatori in questo modo il governo "tradisce" la sentenza della Corte di Cassazione, che aveva stabilito, infatti, che la prescrizione del diritto ad ottenere la restituzione delle somme illegittimamente addebitate dalle banche scattava dalla chiusura del rapporto e non dalla data della singola annotazione a debito sul conto.
Il maxiemendamento abroga anche il blocco delle demolizioni delle case abusive in Campania, che il testo approvato al Senato faceva slittare al 31 dicembre 2011. Salta inoltre il provvedimento sulla riorganizzazione del personale Consob. E viene stralciato l'emendamento che aumentava consiglieri e assessori nelle città con più di un milione di abitanti (Roma capitale).
Il governo infine modifica la parte del Milleproroghe che prevede il blocco delle graduatorie degli insegnanti precari fino al 2012. E' infatti abrogata la proroga fino al 31 agosto 2012 delle graduatorie stesse.
Le altre misure
Nel Milleproroghe viene confermata la norma che rinvia l'entrata in vigore della "tagliola" per i precari. Il provvedimento prevede la possibilità di impugnare i licenziamenti sino al 31 dicembre 2011, prorogando quindi l'applicazione del termine di 60 giorni per i ricorsi.
Sarà possibile aumentare le tasse nelle regioni colpite da calamità . Il territorio potrà aumentare tasse o addizionali di propria competenza, compresa l'accise sulla benzina "fino ad un massimo di cinque centesimi per litro". La Campania avrà il potere di alzare l'accise sull'energia per affrontare l'emergenza rifiuti.
Prorogato fino al 31 dicembre 2011 il blocco degli sfratti per le categorie disagiate. Proroga anche per gli allevatori, che potranno pagare le multe sulle quote latte sei mesi dopo (la scadenza era fine 2010). Per recuperare risorse, il decreto aumenta di un euro il biglietto del cinema.
Tra le misure principali, c'è quella che riguarda i malati Sla. Nella precedente versione del dl, si prevedeva una somma pari a 100 milioni di euro dal 5 per mille per questa categoria. Adesso, però, il testo dice "fino a 100 milioni" e la somma diventa discrezionale.
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