Milioni: negata la sala pubblica per la presentazione del libro "Strade morte"
Sabato 23 Maggio 2015 alle 18:27 | 0 commenti
Tutto ciò è accaduto nel civilissimo, almeno a parole, Nordest: ad Altivole, nel Trevigiano. Che cosa diavolo contiene il libro "Strade morte" da risultare tanto pericoloso? Parlare di grandi opere venete alla luce dei recenti scandali, poco prima delle elezioni, è sbagliato? O qualcuno si augura che l'elettore venga a conoscenza di quache dettaglio ben dopo il voto, in modo che possa recarsi al seggio pasciuto di chiacchiere e digiuno di notizie, magari scomode, ma vitali per il suo futuro? Il fatto che Altivole sia uno dei luoghi più colpiti dal passaggio dalla Pedemontana veneta ha attinenza con quanto accaduto? Ed è vero, come si vocifera in paese, che qualche ex importante amministratore o amministratore del comprensorio, oggi candidato in regione, abbia fatto pressioni varie affinché la presentazione del libro fosse rinviata?
E c'è un'altra stranezza. L'amministrazione di Altivole, almeno culturalmente, orbita nella galassia della Lega. Una forza politica che anni fa accusava le prefetture di essere il braccio armato del governo centrale nei produttivi territori del nord bisognosi di secessione. Acqua ne è passata sotto i ponti giacché l'amministrazione interpella, non si sa bene a che titolo la prefettura. La quale, non si sa bene a che titolo, fornisce un consulto senza valore ordinatorio, che viene preso a pretesto per negare uno spazio correttamente richiesto. Da giornalista, vicentino acquisito da anni, non ho memoria di un fatto del genere. Ovviamente della cosa sono stati informati a mezzo esposto, tra gli altri, il ministero degli Interni nonché l'Ordine dei giornalisti del Veneto. Esposto che mi riservo di integrare.
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