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Migranti, Roberto Ciambetti: "invito Giovanni Rigoni a ritirare le dimissioni a causa dell'insostenibile situazione dell'hub a Sandrigo"

Di Note ufficiali Giovedi 19 Ottobre 2017 alle 18:21 | 0 commenti

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"L'ansia e le preoccupazioni di Giovanni Rigoni (nella foto alla destra del sindaco Giuliano Stivan) sono la testimonianza della serietà dell'impegno di un uomo che si è messo al servizio della Istituzioni e che lo Stato ha abbandonato dopo avergli scaricato addosso centinaia e centinaia di problemi, almeno uno se non più per ogni immigrato che Sandrigo sta ospitando". Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto, esprime la sua "massima solidarietà al vicesindaco di Sandrigo, persona retta e onesta - ha detto Ciambetti - al quale chiedo di rimanere al suo posto e di ritirare le dimissioni perché sono certo che il suo ruolo rafforza il sindaco e l'intera Giunta municipale, ma dà anche speranza ai cittadini sandricensi."

"In verità  - continua Ciambetti - è l'intera città che deve stringersi attorno a Rigoni, perché la sua battaglia è una battaglia di onestà: non è pensabile che lo stato attui una sorta di dumping sociale, scaricando sui cittadini e sul Comune, centinaia di profughi in quello che ormai è un vero e proprio hub dell'immigrazione clandestina. Non è pensabile che Sandrigo sostenga costi sociali elevatissimi e sproporzionati quando c'è chi sta facendo elevatissimi e sproporzionati guadagni proprio perché i costi maggiori sono scaricati sulla comunità. Non è pensabile che questo stato, lestissimo nel pretendere il pagamento di tasse e gabelle d'ogni genere, lasci tra mille difficoltà le istituzioni locali chiamate a gestire e districarsi tra mille problemi che lui stesso ha creato."

"Con il coraggio dell'intelligenza - conclude il presidente - e un profondissimo senso del dovere Giovanni Rigoni ha fatto del suo meglio per fronteggiare la situazione e oggi con l'annuncio delle sue dimissioni forse riuscirà a smuovere i farisei di turno, ma proprio perché lo conosciamo, proprio perché sappiamo quanto egli sia importante per noi tutti penso di interpretare il pensiero della stragrande maggioranza dei miei concittadini nel chiedergli di rimanere al suo posto e assieme al sindaco, alla Giunta, ai consiglieri comunali e ai cittadini tutti continuare nella strada dell'impegno di civiltà, giustizia, onestà e buon senso che lo hanno sempre contraddistinto nel lavorare per il bene di Sandrigo."


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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