Migranti, Alex Cioni di PrimaNoi: "se i lavori socialmenti utili vengono affidati a loro, agli italiani in difficoltà si toglie un'opportunità per risollevarsi"
Lunedi 9 Ottobre 2017 alle 22:04 | 0 commenti
Ad Arcugnano il sindaco, Paolo Pellizzari, ha pubblicizzato alcune attività svolte dai migranti ospiti in paese da un anno.Tra queste l'impiego di alcuni di loro in lavori socialmente utili come lo sfalcio dell'erba in aiuole e aree verdi del territorio comunale. Alex Cioni, portavoce del comitato di cittadini PrimaNoi, impegnato nella rete vicentina per il fronte di opposizione all'accoglienza dei migranti, ritiene che questo tipo di iniziative le si possono giudicare diversamente, "dipende - dice - da che prospettiva le si osserva".
"Da un lato - spiega Cioni - è un bene che questi soggetti ripaghino in qualche modo l'assistenza ricevuta, consideranto poi che molti di loro si fingono profughi la cosa assume un valore virtuoso che non va sottaciuto. Però c'è un altro aspetto: mentre questi bravi ragazzi dell'Africa nera si offrono in lavoretti utili per le nostre comunità , qualcuno potrebbe obiettare che così si tolgono delle opportunità di lavoro per quelle persone che si trovano alla disperata ricerca di un lavoro o che si trovanoin uno stato di disagio economico".
Il portavoce di PrimaNoi, ricorda che in Italia esiste il baratto amministrativo che da la possibilità ai cittadini in difficoltà di poter saldare i propri debiti con il fisco, mettendosi a disposizione del comune
per eseguire lavori socialmente utili. La domanda che pone Cioni è molto semplice: "Se un Comune stabilisce che questi lavori li devono fare i sedicenti profughi, il baratto amministrativo non richia di non poteressere fruito da chi ne avrebbe diritto di chiederlo? E' vero, le casse comunali di molti enti locali languono, per cui alcuni Sindaci sfruttano cinicamente questa opportunità , ma non si può evitare di osservare che in questo modo si va ad allargare nella popolazione autoctona la sensazione che alcuni politici pensino più all'interesse dei cosiddetti migranti che dei loro concittadini".
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