Migranti a Vicenza, Zaia: se manca personale per le identificazioni si ricorra all'esercito
Mercoledi 3 Settembre 2014 alle 15:04 | 0 commenti
Regione Veneto - "Il diluvio degli arrivi di migranti continua. Un onesto funzionario dello Stato della Prefettura di Vicenza ammette che con l'operazione "Mare Nostrum" non si riesce nemmeno a identificarli. Ma se manca il personale civile si ricorra all'esercito, altrimenti assisteremo impotenti alla moltiplicazione di fantasmi che vagano per il Veneto, magari malati o malintenzionati".
A dirlo è il presidente della Regione Luca Zaia commentando gli arrivi a Vicenza di migranti provenienti dal nord Africa e sbarcati sulle coste italiane e le dichiarazioni dei rappresentanti della Prefettura di Vicenza che ammettono l'impossibilità di poter procedere con le fotosegnalazioni se gli immigrati arrivano di notte. Queste operazioni si svolgono infatti in questura solo di giorno, ma se al mattino i migranti se ne sono già andati le fotosegnalazioni non vengono più effettuate.
"In prefettura riconoscono che con "Mare Nostrum" si vive alla giornata - aggiunge Zaia - ma a tutto c'è un limite. Il Governo scarica il problema sui territori. Ma questa situazione sta innescando problemi di ordine pubblico di difficile gestione. Si tratta in gran parte di povera gente che arriva qui sperando di poter raggiungere altri Paesi europei, che però non li vogliono. Restando qui, oltre ai possibili problemi di carattere sanitario, diventano mine vaganti di sofferenza imprigionati in una situazione esplosiva che li porta alla clandestinità o peggio ancora alla criminalità . Ormai serve un cambio radicale di strategie, mettendo l'Unione Europea di fronte alle sue responsabilità . Il territorio veneto ha già dato quello che poteva dare".
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