Migliaia di giovani imprenditori agricoli della Coldiretti a Roma, il futuro sono loro
Mercoledi 18 Maggio 2011 alle 09:57 | 0 commenti
Coldiretti Vicenza - Dal Veneto una riforma agricola che snellisce la burocrazia e favorisce lo sviluppo delle aziende
Il giovane che vuol diventare imprenditore agricolo in Veneto parte favorito, ne è convinta Coldiretti che spiega questo vantaggio non solo dal punto di vista burocratico, ma per la realtà del tessuto connettivo fatto di un reticolo di attività , scelte ed investimenti delle imprese agricole, il cui valore va ben oltre il contributo al prodotto interno lordo sviluppato annualmente (qui due testimonianze, n.d.r).
"Una presenza ben radicata e solida quella delle aziende - sostiene Coldiretti - perché sono i genitori a lasciare alle nuove generazioni il patrimonio immobiliare, affinché la tradizione familiare sia rispettata. E questo fa la differenza rispetto ad altre regioni". Tutte osservazioni che emergono a poche ore dall'Assemblea dei Giovani di Coldiretti, oltre duemila imprenditori under30 che si sono ritrovati all'Auditorium della Musica a Roma. Determinante il ruolo dell'imprenditoria veneta, fatta di un tessuto capillare di oltre 80 mila aziende agricole. Realtà professionali che presto potranno godere dello snellimento burocratico voluto dalla Regione Veneto con la riforma agricola che dovrebbe ridurre le procedure e le sedi della pubblica amministrazione già accorpate in "sportelli unici". Il risparmio inciderà anche sui tempi: sgravare l'operatività da un insieme complesso di norme che rendono spesso di difficile accesso autorizzazioni, richieste di contributi, pratiche istituzionali quotidiane porta ad un beneficio concreto agli imprenditori che devono sopportare più del 20% del proprio tempo di lavoro nel disbrigo di carte. Il Piano di sviluppo rurale in tre anni ha laureato "agricoltore professionista" mille giovani che hanno investito 75 milioni di euro nella misura del primo insediamento, anche se la spesa totale promossa dagli operatori è pari al doppio il che testimonia una complessità di azioni di ristrutturazione delle imprese. In soccorso di chi sceglie la campagna per professione, c'è il Pacchetto giovani, gettonato proprio da chi passa dal lavoro in fabbrica a quello dei campi. Guardando i dati del settore, che rivelano un 2010 caratterizzato da una significativa ripresa del valore della produzione (+7%), ma un trend negativo del numero di imprese agricole (77500 unità , -2,6% nei primi nove mesi del 2010) questo quadro fa ben sperare - conclude Coldiretti - perché le imprese guidate da giovani incarnano a pieno un nuovo modello di sviluppo, che privilegia un'economia di qualità , sostenibile nel tempo. La speranza è tutta rivolta ai giovani. "Chi sogna - commenta il presidente nazionale Sergio Marini - è vivo e chi è vivo può cambiare le cose". Chiaro anche l'indirizzo trasmesso dal messaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: "la ricerca della qualità e la costante educazione del consumatore sono gli obiettivi ai quali dovranno in particolare dedicarsi le nuove energie imprenditoriali, che possono attingere ad importanti, tradizionali risorse di innovazione e creatività ".
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