Mezzogiorno di fuoco
Sabato 23 Giugno 2012 alle 15:43 | 0 commenti
Il M5S e il Covepa sfidano «a singolar tenzone» il sindaco di Villaverla Ruggero Gonzo del Pdl dopo le affermazioni di quest'ultimo durante il consiglio comunale di giovedì. Al centro della contesa ci sono le accuse dello stesso Gonzo verso il fronte che si oppone all'attuale tracciato della Pedemontana Veneta.
Ma la questione, dopo il rinvio chiesto dalle parti rispetto al ricorso contro la Spv, si sposta su un livello più alto e coinvolge l'intera gestione del territorio veneto.
Il preambolo. L'assise municipale di giovedì a Villaverla aveva visto protagonista il primo cittadino che si era scagliato contro Flavio Vezzaro, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, un soggetto politico da sempre contrario al progetto della Spresiano-Montecchio Maggiore: opera fortemente sostenuta invece dalla Lega, dal Pdl, dall'Udc e da ampi settori del Pd. Gonzo nel suo j'accuse aveva preso di mira anche Massimo Follesa, portavoce del coordinamento dei comitati che contestano l'attuale tracciato, il Covepa. Follesa per di più è anche consulente tecnico di alcuni soggetti privati che in sede giudiziaria si sono opposti alla costruzione della infrastruttura il cui costo è valutato nell'ordine di 2,5 miliardi di euro.
Il contrattacco. Tant'è che la notizia, almeno sul piano della cronaca, è giunta ieri quando Vezzaro e Follesa hanno redatto una nota comune nella quale biasimano il primo cittadino di Villaverla giacché oltre alla critica politica (respinta comunque al mittente) si sarebbe lasciato andare a toni al limite dell'offensivo per di più «sul piano personale». Il tutto è stato mal gradito dai due che con una invettiva hanno letteralmente sfidato Gonzo (nel riquadro) ad un incontro pubblico per lunedì mattina a mezzodì, proprio sotto la sede comunale.
Lo scenario. Tuttavia le novità degli ultimi giorni non sono che la conferma che il M5S, almeno in alcuni suoi settori, abbia deciso di alzare il livello dello scontro politico proprio sui temi ambientali. Pochi giorni orsono Francesco Celotto, uno degli esponenti del M5S di Bassano aveva espresso solidarietà a Vezzaro. Ma le sue parole arrivano neanche due settimane dopo un altro intervento del M5S che sempre a Bassano si era riunito al Caffé dei libri per sparare a zero contro il raddoppio dell'ipermarket Unicomm. «L'ennesimo rigurgito di assurde cubature - fa sapere Celotto - il quale non è che il preambolo dello scempio che potrebbe arrivare con la Pedemontana» considerata dai grillini un vero e proprio «cavallo di Troia» per successive speculazioni.
Nell'occasione Celotto era stato altrettanto duro con l'amministrazione di centrosinistra che regge le sorti di Bassano. Da poco infatti era deflagrato il caso dell'errato calcolo dei tributi di costruzione e urbanizzazione da parte degli uffici. Un inghippo materializzatosi nell'ultimo anno e mezzo che sarebbe costato al comune, in termini di entrate non percepite, una cosa come 1,5 milioni di euro. Proprio in quell'occasione il M5S aveva chiesto al comune di costituire una commissione consiliare d'inchiesta al fine di fare luce sulla questione oneri: non solo per gli anni recenti, ma anche per tutti i dieci anni della precedente amministrazione di centrodestra.
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