Metropolitana ed energie rinnovabili
Venerdi 26 Marzo 2010 alle 13:27 | 0 commenti
Stefano Fracasso
Metropolitana ed energie rinnovabili
Mi sento chiedere "perché un Veneto in metrò"? Guardiamoci intorno: ci ritroviamo spesso prigionieri di una mobilità paralizzata, dove tanto lo studente, quanto il lavoratore pendolare e l'imprenditore lamentano la lentezza degli spostamenti vissuti troppo spesso come un incubo. Questo deriva dal fatto che la nostra regione e ancor più la nostra provincia vicentina, così fortemente policentrica, sono oramai vissute come una vera "area metropolitana". Vivere a Vicenza e lavorare a Padova o Verona, o Bassano piuttosto che Schio, è una realtà quotidiana per un numero crescente di persone e il simbolo di una realtà geografica e sociale che può proiettarsi verso il futuro. Una"rete ferroviaria metropolitana di superficie" è il segnale di una politica che ascolta il territorio e che sceglie di governarne le trasformazioni per costruire un futuro.
[...] Mi trovo spesso a ripetere in questa campagna elettorale "impariamo a guardare lontano". Tanti cittadini accusano la politica di non saper più guardare oltre la punta del naso (leggi elezioni); come ho sostenuto sin dalla mia esperienza di Sindaco, generare un'idea non è solo pensarla, ma prendersene completa responsabilità . Questo richiede "visione di prospettiva", pensare le problematiche non come singoli casi, ma vederli nel legame che quasi sempre li unisce.
Penso all'ambiente e al consumo del nostro territorio e immagino un Veneto che entro il 2020 abbia ridotto del 20% le emissioni di anidride carbonica. Questo si ottiene con la Metropolitana di superficie, riducendo il volume di traffico, ma soprattutto promuovendo lo sfruttamento delle energie rinnovabili, scegliendo quella più adatta al territorio, e introducendo un regolamento energetico in Regione, una grave mancanza assieme allo Statuto per una regione che vuole competere nell'arena europea. Dall'energia trarre il lavoro in poche parole: facendo nascere quello che potremmo chiamare un "distretto della sostenibilità ", dove lo sviluppo del settore energetico (l'unico, ricordo, ad aver accusato in misura ridottissima l'attuale crisi economica) assieme ad una sapiente gestione integrata dei servizi (idrico-rifiuti etc.) possano costituire un volano per la ripresa economica in fatto di innovazione e nuova occupazione.
Il Veneto ha bisogno di questa spinta propulsiva [...]; oggi, nella nostra regione, quello di cui abbiamo bisogno sono delle idee, che ci aiutino a tracciare la direzione lungo la quale ci stiamo incamminando, affinché sia la nostra una scelta più serena e ragionata, un piano che potremo adattare davanti alle difficoltà che potranno emergere.
Stefano Fracasso
Candidato al consiglio regionale per il Partito Democratico
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