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Meteo e salute, Regione e Arpav tengono sotto controllo i picchi del caldo

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 30 Giugno 2011 alle 16:27 | 0 commenti

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Regione Veneto  -  Si chiama ‘humidex’ ed è il nome dell’indicatore del disagio fisico determinato dal clima caldo-umido tipico della pianura padana. I picchi delle temperature estive determinano un rischio rilevante per gli anziani soprattutto se affetti da patologie croniche o residenti in abitazioni prive di impianti di climatizzazione. Per questo la Regione del Veneto attraverso ARPAV tiene dal 2004 ‘sotto stretta osservazione’ l’indicatore di umidità.

“Ma è solo il primo passo – sottolineano l’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte ed il direttore dell’Arpav Carlo Emanuele Pepe - di un articolato sistema che garantisce la preventiva tutela dei cittadini più esposti ai rischi per il fisico correlati al caldo”. Per un’azione sanitaria preventiva, gli sbalzi di temperatura sono segnalati dal Centro Meteorologico dell’ARPAV attraverso il ‘Servizio di previsione del disagio fisico’ un bollettino inviato alle strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali e alla Protezione Civile della Regione del Veneto che fornisce un’indicazione sul possibile verificarsi di ondate di calore nei quattro giorni successivi  e le informazioni sulla qualità dell’aria, in riferimento alle concentrazioni di ozono, tipico inquinante estivo.

L’azione rientra nel “Protocollo per la prevenzione delle patologie da elevate temperature nella popolazione anziana della Regione Veneto” e rappresenta uno ‘strumento di precisione’ per gli allarmi climatici. Il servizio infatti è elaborato sul sistema di allerta previsto dal Dipartimento di Protezione Civile nazionale e prevede l’azione coordinata di ARPAV e Sala operativa di protezione civile – COREM – Coordinamento regionale in emergenza e a catena del sistema di prevenzione regionale, degli ospedali, dei distretti e dei medici di base.

Il bollettino previsionale del disagio fisico in estate è quotidiano e viene prodotto  fino al 15 settembre, giorni festivi compresi, entro le ore 14. La validità temporale della previsione è per il pomeriggio-sera del giorno in corso e per i tre giorni successivi. Si definiscono tre classi di disagio: assente, debole-moderato, intenso. Tali classi sono determinate sulla base di una valutazione combinata che tiene conto sia dell’indice di Scharlau, ottenuto analizzando le reazioni fisiologiche di persone medie e sane in relazione a varie combinazioni di temperatura dell’aria ed umidità atmosferica, sia del livello di humidex, un indicatore di temperatura percepita ricavabile dai dati di temperatura ed umidità relativa. L’ARPAV si riserva, inoltre, di testare ulteriori indici di disagio che prevedono una combinazione di temperatura dell’aria e di umidità atmosferica. Per quanto riguarda la previsione della qualità dell’aria (ozono), si definiscono tre classi: buona/discreta, scadente, pessima. Tali classi sono definite sulla base della normativa vigente (D.L. 183/2004), la quale, con riferimento alle concentrazioni di ozono, distingue quattro classi di qualità dell’aria: buona (< 120 microgrammi -μg/m3), discreta (120-180 μg/m3), scadente (180-240 μg/m3), pessima (> 240 μg/m3).

Il “Protocollo per la prevenzione delle patologie da elevate temperature nella popolazione anziana della Regione Veneto” è in funzione dal 2004 e il sistema è ormai rodato.  Nel frattempo, arrivano buone notizie: per i prossimi giorni infatti le temperature caleranno in tutta la regione. Da alcuni giorni il tempo stabile ha portato ad un graduale aumento delle temperature : il 28 giugno si sono raggiunti i 32°C a Rovigo e Verona,  i 33° a Noventa Vicentina, i 34 a Castelfranco. Lo scorso anno le temperature, sempre il 28 giugno, risultarono leggermente più basse (di circa 1°C). Nei giorni seguenti le temperature si mantennero elevate, in pianura sempre oltre i 30°. Quest'anno, invece, tutt'altra storia, perché le condizioni meteorologiche saranno decisamente più favorevoli.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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