Metalmeccanici, il 9 giugno sciopero e manifestazione regionale a Vicenza con Maurizio Landini
Martedi 7 Giugno 2016 alle 23:07 | 0 commenti
 
				
		
		La nota delle Segreterie FIM FIOM UILM del Veneto 
Il 9 giugno sarà sciopero in tutto il Veneto dei lavoratori metalmeccanici a sostegno della vertenza contrattuale, ancora bloccata dopo 6 mesi e 17 sessioni di trattativa a fronte delle pretese di Federmeccanica di superare il ruolo del CCNL, anche nella parte salariale, destrutturare la struttura della contrattazione fondata sul doppio livello contrattuale (nazionale e decentrato).		
In occasione della giornata di lotta si terrà una manifestazione  regionale a Vicenza con partenza del corteo alle ore 9 dalla stazione  ferroviaria ed arrivo in piazza Matteotti dove prenderanno la parola i  Segretari regionali di Fim e Uilm, Massimiliano Nobis e Carlo Biasin, ed  il Segretario Generale della Fiom, Maurizio Landini.
Moltissimi i  lavoratori attesi e costantemente in crescita il numero di pullman  prenotati in tutto il Veneto per la partecipazione alla manifestazione.
Ulteriori  4 ore di sciopero a sostegno della vertenza saranno effettuate a ruota  nei territori, mentre continuano le iniziative di blocco degli  straordinari e già subito dopo lo sciopero, l’11 giugno, vi sarà una  nuova astensione dagli straordinari in tutta la regione.
Le prime  risposte dei lavoratori si stanno già facendo sentire in molte imprese  del Veneto e Fim Fiom Uilm si rivolgono agli imprenditori della regione  affinché facciano pressione su Federmeccanica per una rapida e positiva  conclusione del contratto. “Un contratto – sostengono i sindacalisti –  che deve accrescere i redditi dei lavoratori, anche per rilanciare la  domanda interna, e che deve avviare una spirale virtuosa per dare un  nuovo impulso a investimenti e innovazioneâ€.
Invece Federmeccanica,  dopo 8 anni di crisi costati sacrifici enormi ai lavoratori, nel momento  della sia pur lieve ripresa ha aperto una scontro con i lavoratori e le  lavoratrici negando aumenti salariale se non a coloro (il 5% della  categoria) la cui retribuzione è ad una soglia bassissima, puntando nei  fatti a “superare†il ruolo solidaristico e di uguaglianza del contratto  nazionale.
“Inoltre – hanno spiegato i rappresentanti sindacali – la  parte datoriale vorrebbe modificare in peggio la base di calcolo dello  straordinario ed intervenire sui permessi retribuiti monetizzandone una  quota (5 su 13) oltre che legando alla presenza la maturazione di altri 4  permessi corrispondenti alle ex festivitàâ€.
Quanto alle richieste  sindacali, netto è il rifiuto di Federmeccanica a negoziare su appalti,  licenziamenti individuali e collettivi e in materia di sicurezza sul  lavoro.Tutto ciò per Fim Fiom Uilm è “inaccettabile†e dovrà essere  respinto con un’adesione, che ci si attende massiccia, agli scioperi ed  alla manifestazione di Vicenza.
“Siamo determinati – dicono - a  riconquistare il diritto a contrattare collettivamente la prestazione  lavorativa in tutti i suoi aspetti e confermare la funzione,  solidaristica e di uguaglianza, del contratto nazionale di lavoro, oltre  che allargare e qualificare la contrattazione di secondo livelloâ€.
In allegato un prospetto su addetti e retribuzioni nel settore in Veneto oltre che un dato relativo
all’andamento di produzione, fatturato ed occupazione nel I trimestre 2016 rispetto ai 12 mesi
precedenti.
In regione il volume di affari cresce, ma non l’occupazione (che oltre tutto risente di un calo pari
ad oltre il 20% avvenuto negli anni della crisi), mentre le aziende stanno facendo un ricorso
massiccio agli straordinari. I salari sono bassi e certo non tali da sostenere una ripresa dei consumi,
mentre si allargano le disuguaglianze nella redistribuzione della ricchezza.
E’ un quadro poco incoraggiante per le stesse prospettive industriali cui non giova certo
l’atteggiamento di Federmeccanica al tavolo contrattuale.
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