Meridio: su sale da gioco maggioranza fa sua la mia proposta. Ma Ruggeri non ringrazia
Mercoledi 1 Febbraio 2012 alle 20:46 | 0 commenti
Gerardo Meridio, Consigliere Comunale Pdl - Fa piacere che la giunta abbia aderito alla mia proposta (di seguito*) di modificare le norme di attuazione del PRG, per impedire l'apertura delle sale da gioco/scommesse/ vicino alle scuole. Il 21 gennaio scorso avevo suggerito questo percorso all'amministrazione comunale. Spiegando l'inutilità del regolamento, approvato a dicembre in consiglio comunale, per le aperture delle sale di competenza del Questore, in quanto valido solo per quelle autorizzate dal Sindaco.
Meglio e più efficace dicevo una modifica urbanistica che quella si, sarebbe vincolante per tutti e riportavo il caso del Comune di Desenzano e la sentenza del Consiglio di Stato.
Nei giorni successivi l'Assessore Ruggeri in un pubblico incontro all'Istituto Farina annunciava, accettando i suggerimenti, che nei prossimi mesi, con il Piano degli interventi sarebbero state varate le modifiche urbanistiche.
Sostenevo nell'assemblea, che si poteva fare di più, ed immediatamente, variando o interpretando le norme attuative del PRG vigente.
Bene se la maggioranza ha aderito al suggerimento mio, anche se, Ruggeri scorda di ringraziare, ma non mi stupisco visto che su questo fronte le gaffe dell'amministrazione sono state innumerevoli.
All'assemblea al Farina, ha partecipato anche il rappresentante delle sale giochi in via di apertura, che candidamente ha spiegato come prima di presentare qualsiasi progetto o SCIA per l'apertura delle sale giochi, abbia incontrato, ad aprile dello scorso anno l'assessore Ruggeri.
All'assessore chiese se ci fossero problemi, limitazioni o indicazioni particolari per l'apertura delle sale giochi in città .
L'assessore non pose alcuna limitazione e diede il via libera.
Quindi inutile scandalizzarci o incolpare il governo, la gaffe a Vicenza è nata dal Comune, il quale ha tentato di porre rimedio con un regolamento parziale e solo dopo i suggerimenti della minoranza, trova una soluzione, speriamo non sia però troppo tardi.
*Vicenza, 21 gennaio 2012
COMUNICATO STAMPA
Dalla stampa si apprende di iniziative, promosse da parte della maggioranza volte a contrastare l'apertura di sale giochi in prossimità dell'Istituto Farina.
I commercianti di Via IV Novembre e l'Istituto Farina sono giustamente contrari a queste nuove aperture. A loro va tutto il mio sostegno.
Il Consiglio Comunale ha approvato un apposito regolamento per vietare l'apertura delle sale nel raggio di 500 metri dagli Istituti Scolastici, luoghi di culto, ambienti sanitari ecc. ma questo riguarda le competenze autorizzative del Comune e non quelle del Questore.
Infatti le disposizioni cardine sulle quali si basa ancora oggi l'apertura di una sala giochi o di una sala scommesse, sono rispettivamente gli articoli 86 ed 88 del T.U.L.P.S., ovvero il testo unico di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773. Più specificatamente, l'autorizzazione prevista dall'articolo 86 è di competenza del comune (Sale giochi), mentre quella prevista dall'articolo 88 (sale Scommesse) è di competenza del Questore, cui compete anche l'autorizzazione per i cosiddetti mini casinò.
Nel caso di Via IV Novembre sembra si tratti proprio di competenza del Questore e da qui le iniziative, finalizzate al rispetto del Regolamento Comunale, ma rischia di essere una forzatura.
Cosa può fare l'Amministrazione Comunale ed in particolare la maggioranza che governa questa città ?
Suggerisco al Consigliere Colombara, invece di raccogliere firme che sanno tanto da campagna elettorale, di proporre alla sua Giunta la modifica del regolamento edilizio o delle norme urbanistiche, per introdurre norme che vietino nelle zone residenziali, il cambio di destinazione d'uso, per l'apertura di sale giochi, sale bingo, discoteche ecc.
Questa si sarebbe efficace ed obbligatoria anche per le licenze rilasciate dal Questore.
Riporto una massima del Consiglio di Stato che si è pronunciato in un caso simile nel Comune di Desenzano:
"Il Comune nell'esercizio della propria competenza in tema di gestione del territorio, e quindi con lo strumento della disciplina dei cambi di destinazione d'uso, può individuare quali destinazioni d'uso non sono ammesse in particolari zone urbanistiche del territorio, quali quelle residenziali. Il Consiglio di Stato, con decisione dell'8 giugno 2010 n. 3589, ha ritenute legittime le prescrizioni poste dal Comune di Desenzano del Garda di ritenere inammissibili nella zona omogenea "B" le discoteche, sale giochi e sale Bingo. La ragione specifica della loro incompatibilità con la residenza è individuata nel forte richiamo e concentrazione d'utenza per attività che si svolgono prevalentemente negli orarti notturni in zone non idonee e non attrezzate per tali funzioni extra residenziali
Ancora una volta fornisco un contributo costruttivo, ma anche una critica all'amministrazione, che poteva pensarci prima.
Invece di raccogliere firme, il Consigliere Colombara, prepari una delibera, di sua iniziativa, anche se questo significherebbe ammettere che ha degli assessori incompetenti?
Comunque la scriverò io, nei prossimi giorni.
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