Quotidiano | Categorie: Politica

Meridio e Barbieri: Variati poteva acquistare i campi di Caldogno per fare il bacino

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 12 Novembre 2012 alle 23:24 | 1 commenti

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Gerardo Meridio, Patrizia Barbieri, Consiglieri Comunali - Pochi giorni fa, la stampa, dava conto della situazione del bacino di laminazione di Caldogno, indispensabile per evitare il ripetersi delle drammatiche esperienze dei giorni scorsi. Si tratta di 110 ettari di terreno da allagare, in caso di piena, che appartengono a privati, che già l'anno scorso hanno alzato le barricate. Sono 90 appezzamenti che rientrano nell'area d'invaso (nella foto il bacino di Montebello).

Secondo la stampa, alcuni avranno indennizzi di esproprio (pari al 20 percento dei terreni) altri saranno invece di servitù, per tutti coloro che possiedono un campo lontano dagli argini del fiume e che potranno continuare a coltivarlo, accettando la possibilità che venga allagato in caso di piena. E qui le stime degli uffici regionali sono diverse da quelle della Coldiretti: «In entrambi i casi - spiegano i tecnici - il riferimento per determinare l'indennizzo è al valore di mercato e non il valore agricolo medio, perché la Corte costituzionale non lo consente. Si tratta di prezzi che in media, per la servitù, superano i 60 mila euro a ettaro, mentre per gli espropri si arriva al massimo a 60 mila euro, con la possibilità di aggiungere però indennizzi di scavo e per la coltivazione diretta».
Facendo due conti 60.000 € x 110 ettari equivalgono a 6.600.000 €.
Ci chiediamo se dei trenta milioni di euro, ottenuti dalla vendita delle azioni dell'autostrada, ed usati interamente per creare piste ciclabili, asfaltare strade, causare il caos alla viabilità della città, non si poteva usare parte della somma per sbloccare la situazione o acquistare i terreni di Caldogno, per realizzare questa importantissima opera per la Città e altre per metterla in sicurezza (per opere di interesse pubblico è possibile come è avvenuto per Padova che acquistò 100 ettari di terreni a Dueville per realizzare il suo acquedotto). Basta pensare a Torri di Quartesolo e come hanno risolto l'esondazione dal ponte sulla statale con il sistema delle paratie. Se tale sistema fosse applicato a ponte degli Angeli quanta parte della città verrebbe salvata?
Il sindaco Hüllweck è ricordato per avere realizzato il teatro, il Tribunale, la Basilica ed altro ancora; Variati, poteva essere ricordato per avere realizzato il Bacino a tutela della città di Vicenza invece ha perso un occasione storica, ha preferito usare i soldi per le asfaltature e piste ciclabili, ottime ma nulla in confronto alla vera emergenza della città, il rischio dell'alluvione.
Le uscite estemporanee come quella prevista per domani a Caldogno sono fatte con due anni di ritardo e dopo aver speso tutti i soldi, serve solo per scaricare su altri le proprie responsabilità
Variati sarà ricordato come il sindaco che non ha fatto nulla per Vicenza e forse come quello da cui guardarsi perché porta sfortuna, da quando c'è lui, siamo stati alluvionati già due volte e non sappiamo cosa ci riserva il futuro, in compenso abbiamo belle strade ed una bella mostra in basilica, ma durano poco e non risolvono i problemi della Città.


Commenti

Beppino Mattiello
Inviato Mercoledi 14 Novembre 2012 alle 13:35

Propaganda un pò becera sopratutto se fatta da due amministratori che dovrebbero sapere che le competenze sono solo ed esclusivamente della Regione. Regione che si è dimenticata 2 anni fa di dichiarare la costruzione dei bacini di laminazione "OPERA DI PUBBLICA UTILITA' NONCHE' URGENTE ED INDIFFERIBILE", da cui i ritardi nelle espropriazioni che non hanno potuto seguire l'iter di "OCCUPAZIONE D'URGENZA".
Non capisco perchè poi il sindaco di Vicenza avrebbe dovuto stornare i fondi per la sistemazione di strade e marciapiedi a favore dell'acquisizione dei terreni per gli invasi considerato che, dopo 10 anni di mancati interventi da parte dell'amministrazione cui appartenevano Meridio e Barbieri, la viabilità vicentina era da terzo mondo e le competenze sono della Regione che per due anni ha cincischiato.
E poi: non vorrete mica che "el campanile mantegna la Cesa"? "campanile": il Comune; "la Cesa": la Regione.
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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