Mercato del lavoro: Fornero presenta un documento in cinque punti
Lunedi 23 Gennaio 2012 alle 12:31 | 0 commenti
Il ministro illustra alle parti sociali la sua riforma: modifiche a tipologie contrattuali, formazione e apprendistato, flessibilità , ammortizzatori sociali, servizi per il lavoro. Previsto un contratto unico che evolve con l'età . Si chiude in un mese
È articolato in cinque capitoli il documento con le linee guida del governo sulla riforma del mercato del lavoro che il ministro del Welfare Elsa Fornero sta illustrando alle parti sociali nell'incontro in corso a Roma, presso la sede di Palazzo Chigi. I cinque capitoli, secondo quanto riportano le prime indiscrezioni, sono: tipologie contrattuali, formazione e apprendistato, flessibilità , ammortizzatori sociali, servizi per il lavoro.
La materia, ha precisato il ministro, "sarà oggetto di una legge ad hoc", mentre per il confronto auspica che si chiuda nell'arco di tre, quattro settimane. Riguardo il primo capitolo, quello delle tipologie contrattuali, Fornero ha spiegato che è necessario ridurle e superare il dualismo del mercato del lavoro, e che "occorre un contratto che evolva con l'età dei lavoratori, piuttosto che contratti nazionali specifici che evolvono per tutte le età ". È poi intervenuta anche sulla riforma degli ammortizzatori sociali, precisando che è "un capitolo importantissimo, ma dobbiamo fare i conti con lo stato dei conti e le poche risorse che abbiamo".
Serve un "contratto che evolve con l'età , piuttosto che contratti nazionali di lavoro specifici che evolvono per ogni età " ha detto Elsa Fornero. Il reddito minimo "richiede risorse ora non individuabili". Per questo e per "ragioni di bilancio potrebbe essere già individuato in questa riforma ma, per le stesse ragioni, l'applicazione normativa potrebbe essere dilazionata".
"Gli ammortizzatori saranno - invece - finanziati da contributi come avviene nel sistema assicurativo mentre la fiscalità generale servirà per l'assistenza", spiega il ministro del Lavoro. Una riforma degli ammortizzatori sociali che poggerà su due pilastri: uno connesso con la riduzione temporanea dell'attività di lavoro e l'altro che sostenga i redditi di chi abbia perso il posto di lavoro. E' questa la riforma degli ammortizzatori sociali a cui guarda il governo come sta spiegandop alle parti sociali il ministro del lavoro, Elsa Fornero. "Servono ammortizzatori che facilitino la riallocazione dei lavoratori", dice.
Il presidente del Consiglio Mario Monti ha lasciato il tavolo e rassicurato i presenti che non si procederà per decreto, ma avverte: i tempi non possono essere lunghi. Ne ha dato notizia la Cgil su twitter. A dettare i tempi del provvedimento, si apprende sempre dal social network del sindacato, è stato subito dopo Fornero, secondo cui ci vorranno 3-4 settimane per chiudere il confronto.
E una riforma "ambiziosa" - ha specificato il ministro, ma il Governo non ha la pretesa di farla senza il "largo consenso" delle parti sociali. "E' dovere di questo Governo - ha detto - portare tutti a discutere non per conservazione dell'esistente ma per il futuro, per la crescita e per l'Europa". Il confronto con le parti sociali dovrebbe proseguire con "gruppi di lavoro tematici informatici".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.