Mercatino Forte dei Marmi, Confcommercio al Comune: stop a qualsiasi autorizzazione
Venerdi 25 Ottobre 2013 alle 15:59 | 0 commenti
Confcommercio Vicenza - Ci manca anche l’arrivo, in centro a Vicenza, delle bancarelle del “Mercatino da Forte dei Marmiâ€! E’ la frase che in questi giorni sta passando di bocca in bocca tra i negozianti della città , in particolare del settore abbigliamento. Sì perché l’annunciata trasferta vicentina di questo evento, previsto l’1 e 2 novembre in viale Roma, sta facendo serpeggiare non pochi malumori tra i commercianti del centro.
Dalle informazioni raccolte da Confcommercio Vicenza l’autorizzazione al suo svolgimento non è ancora stata formalmente concessa dal Comune, ma il mercato è già pubblicizzato in alcuni cartelloni presenti in città .
“Al Comune chiediamo uno stop all’autorizzazione del “Mercatino da Forte dei Marmi†– dice Ernesto Boschiero, direttore della Confcommercio di Vicenza –. In un momento di crisi dei consumi come l’attuale, che colpisce in particolare il settore abbigliamento, concedere ampi spazi ad attività fortemente concorrenziali, per la gamma merceologica proposta, con i negozi e gli operatori ambulanti che lavorano in centro storico è non solo inopportuno, ma quanto mai deleterioâ€.
Per dire che già oggi la “torta†degli acquisti si è ridotta di molto in città e non c’è davvero spazio per dividerla anche con iniziative estemporanee come questa, che vanno a drenare i già ridotti incassi delle attività esistenti. Chiaro, infatti, che gli ambulanti “da Forte†si limiterebbero a pagare al Comune le tasse per l’occupazione del suolo e qualche “spicciolo†per la pulizia dell’area. Poca cosa se confrontata con i problemi che andrebbero a creare ai negozi del centro storico e agli altri mercati a causa della probabile diminuzione degli incassi in due giorni importanti come un venerdì di festa e un sabato. E il Comune dovrebbe allora chiedersi: a che pro?
“All’Amministrazione Comunale ricordo – rincara il direttore Boschiero – che i negozi della città sono un patrimonio che va preservato per tenere vive le nostre vie e le nostre piazze e per garantire ai cittadini un fondamentale servizio di vicinato. Ricordo, inoltre, le difficoltà che quotidianamente vivono gli imprenditori con attività in centro storico: il problema della sicurezza, la necessità di garantire stabilità occupazionale ai dipendenti, le bollette da pagare e, non ultima, una pressione fiscale oramai insostenibile anche a livello locale, dove svettano Imu e Tares. Insomma, non c’è nessuna ragione plausibile a favore dell’autorizzazione di questo mercato che nulla porta al territorio; anzi, che sottrae risorse agli operatori vicentini senza restituire alcunché a Vicenzaâ€.
Più che un invito, dunque, è una richiesta ben motivata quella proveniente da Confcommercio Vicenza: stop all’autorizzazione di questo mercato e di tutte quelle iniziative analoghe che si configurano come un semplice “mordi e fuggi†commerciale, senza rappresentare un autentico valore aggiunto, in termini ad esempio di appeal turistico, per la città . “Prima di concedere qualsiasi autorizzazione – conclude il direttore Boschiero - vanno infatti valutate con attenzione, tra tutte le iniziative che vengono proposte all’Amministrazione, quelle che effettivamente costituiscono un polo di attrazione per il centro storico e che non si rivelano, invece, un boomerang per la città , perché mere operazioni di speculazione commercialeâ€.
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