Menzogna e politica, Ciambetti: Mario Monti e la Giornata della Memoria
Venerdi 25 Gennaio 2013 alle 09:15 | 0 commenti
Riceviamo da Roberto Ciambetti, assessore regionale Lega Nord, e pubblichiamo.
"La menzogna - scrive Hannah Arendt - ci è familiare fin dagli albori della storia scritta. L'abitudine a dire la verità non è mai stata annoverata fra le virtù politiche e le bugie sono sempre state considerate giustificabili negli affari politici" . Nell'imminenza della Giornata della Memoria trovo giusto iniziare la mia riflessione citando la filosofa e scrittrice di origine ebraica, autrice di "Verità e Politica" , scritto sulla scia dell'aspra polemica seguita alla pubblicazione del reportage della Arendt per la rivista "The New Yorker" sul processo del 1961 contro Adolf Eichmann.
La Arendt distingue nettamente tra verità di fatto e verità secondo ragione. La verità di fatto è fragile, ma irreversibile, debole, ma ostinata, resistente agli urti, spiega la pensatrice. "Come disse Clemenceau, la storia è certamente interpretabile, ma nessuno potrà dire che nel 1914 sia stato il Belgio a invadere la Germania". La verità dei fatti non è interpretabile a piacere: dovrebbe ricordarlo anche Mario Monti, il quale nel replicare alle constatazioni del Financial Times scivola in una sequenza clamorosa di bugie.
Nella sua lettera di replica il politico italiano sostiene che è falso il sostenere che la sua sia stata una politica basata sulle tasse: secondo l'Istat il miglioramento di mezzo punto percentuale fra indebitamento netto e PIL sceso al 3,7% è stato dovuto al gettito Imu, mentre il carico fiscale reale ha superato oltre il 55 per cento del reddito.
Il debito pubblico è balzato a oltre il 126 del Pil, ed è stato acquistato in prevalenza dalle banche italiane grazie al prestito ponte della BCE a tassi agevolati: lo spread è crollato, ma non per merito del governo.
Altra verità di Monti "gli sforzi che ha fatto questo governo per abbassare i prezzi e creare più posti di lavoro nel settore dei servizi sono senza precedenti". Abbassare i prezzi? Secondo l'Istat l'inflazione è salita a oltre il 3%, il potere d'acquisto delle famiglie è sceso, al netto dell'inflazione, del 4,7 %. Creare più posti di lavoro? il tasso di disoccupazione è destinato a superare, secondo Confindustria, il 12 % già quest'anno, mentre per l'Istat la disoccupazione giovanile supera il 37 %. Tagli nella spesa? Il 72,9 % dei tagli della spending review, di cui Monti si vanta con il Financial Times, è sostenuto da Comuni e Regioni e, si badi, circa un terzo di questi "risparmi" riguardano minori finanziamenti alla sanità , mentre i risparmi nell'Amministrazione centrale dello stato sono del 27%. Oggi sindacati, associazioni di cittadini, mondo del volontariato, categorie protestano con le Regioni per le politiche di rigore, che colpiscono il welfare state, dimenticando che quel rigore è stato imposto dal governo e votato dal Parlamento e non è detto che si tratti di risparmi reali, perché a fronte di una minore spesa degli enti locali aumenta il disagio sociale e bisogna vedere quale saranno le conseguenze di queste restrizioni, sulle quali persino il Fmi è estremamente perplesso.
Torniamo alla filosofia e al rapporto tra politica e menzogna in prossimità della Giornata della Memoria. La Arendt, tra le altre cose, riconosceva a Kant d'aver inquadrato perfettamente il problema della verità : per Kant, la bugia è segno di un potere soverchiante, il potere del despota che pretende di controllare e modificare la catena degli eventi che determinano la vita degli individui e delle istituzioni. La Arendt ci ricorda che la menzogna è l'arma dei regimi totalitari.Â
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