Mediazione familiare, provincia: i primi risultati dello sportello di mediazione
Martedi 12 Giugno 2012 alle 16:52 | 0 commenti
Provincia di Vicenza - Coppie sull'orlo di una crisi. Prima familiare poi economica. Sono 16 le famiglie che hanno iniziato nel 2012 il percorso di mediazione familiare. A queste ne vanno aggiunte altre 11 che hanno deciso di continuare l'esperienza iniziata nel 2011. Istituito per prestare aiuto, per giunta gratuito, prima, durante e dopo la separazione ed il divorzio, lo sportello realizzato dalla Provincia di Vicenza si conferma punto di riferimento territoriale dove confrontarsi per favorire la riorganizzazione delle relazioni familiari e la definizione di accordi condivisi per il benessere dei figli.
Un'iniziativa che, a distanza di un anno dalla sua definizione, si arricchisce di un protocollo d'intesa sottoscritto con la Ulss 6, l'Ordine degli Avvocati ed il Tribunale di Vicenza al fine di garantire alle coppie la possibilità di conoscere le opportunità di aiuto presenti, di comprendere quali di queste possano essere utili e le peculiarità delle diverse offerte. Referente del progetto, delegato dal Commissario Straordinario Attilio Schneck, resta l'ex consigliere Arrigo Abalti che sottolinea l'impegno attivo dell'azienda sanitaria, rappresentata alla presentazione dal direttore dei servizi sociali Paolo Fortuna e da Claudio Vencato, responsabile del dipartimento infanzia, nonché la grande attenzione dell'ordine forense guidato da Fabio Mantovani, e del tribunale berico. "Ogni separazione - sottolinea il Capo Gabinetto Dino Secco - comporta una riorganizzazione inevitabile ed un'attenzione sui figli al fine di elaborare accordino che soddisfino tutti i membri del nucleo familiare. Il mediatore è un esperto che al pari delle altre figure professionali previste, accompagna le persone fornendo dalle consulenze agli interventi clinici. È uno strumento importante per la nostra società ed il fatto che l'età media dei richiedenti si aggira tra i 32 ed i 45 anni, conferma la necessità di mantenere vivo lo sguardo sociale sulla realtà Famiglia". Il lavoro, seppure agli inizi non manca, e non manca neppure la difficoltà di riuscire, talora, a superare lo steccato della incomunicabilità : "Nel 2011 - sottolinea Abalti - sono stati 8 i percorsi interrotti mentre una coppia è stata inviata al consultorio". Dunque, mantenere attiva una rete di soggetti che garantisca continuità operativa di intervento. Telefonando allo 0444-908426, tutti i giorni, 24 ore su 24, o scrivendo a [email protected] si potrà fissare un appuntamento con una operatrice e conoscere modalità e prospettive dell'azione di mediazione. Per giunta in un periodo storico che vede molti nuclei separati sotto lo stesso tetto più per l'impossibilità di affrontare i nuovi risvolti economici che per la voglia di provare a dialogare, e ciò con evidenti ricadute sul benessere dei figli e dell'unione in genere.
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