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Mattia Stella: vi spiego perchè è necessaria la legge contro l'omofobia

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 6 Agosto 2013 alle 15:47 | 0 commenti

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Mattia Stella, Presidente Comitato “Dir.Vi.” Diritti Civili Vicenza - Molto si dicute in questi giorni della legge contro l’omofobia e transfobia, da più parti si dichiara l’inutilità o addirittura l’incostituzionalità  di tale legge, dimenticando o fingendo di non conoscere quanto essa sia invece indispensabile.
 Il testo in discussione, presentato da Antonio Leone del PDL e Ivan Scalfarottio del PD, prevede l’estensione della Legge Reale-Mancino all’orientamento sessuale e all’identità di genere.

Nessuno può negare infatti che omosessuali e lesbiche siano stati negli anni vittime di violenze ed altro, a testimoniarlo vi sono anche recentissimi fatti di cronaca molto gravi.

Questa legge non stabilisce affatto una differenza tra le vittime, non andrebbe cioé a rendere delle categorie di persone più vittime di altre. Essa conferma invece l'antigiuridicità del movente del colpevole, rendendo punibili i reati commessi a causa dell’orientamento sessuale o l’identità di genere.

Necesssario  e non rinviabile è estendere a gay, lesbiche, bisessuali e trans un sacrosanto principio giuridico che già si applica a tutti i gruppi di minoranza (razziali, etnici, religiosi, nazionali e alle minoranza linguistiche) grazie alla cosiddetta Legge Mancino, che dal 1993 vige nel nostro ordinamento. Tutti gli Stati civili sono dotati di una legge contro l’omofobia, chi non la vuole è perché teme di non poter più denigrare o discriminare milioni di cittadini nel nostro paese impunemente.

Attendiamo questa legge da 20 anni, da due decenni ci sentiamo dire che vi sono ben altre priorità da affrontare, a dimostrazione della inettitudine di una classe politica incapace di dare risposte concrete ai nostril bisogni e di uscire da quello stato di emergenza che da sempre caratterizza il nostro Paese.

Quel diritto all’eguaglianza che la nostra Costituzione sancisce trova riscontro in questa legge , che noi tutti dovremmo invece difendere.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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