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«Agli imprenditori del Nordest chiedo di prendere per mano l’Italia e portarla fuori dalle secche della crisi». È iniziato con queste parole ieri il tour del premier Matteo Renzi nella provincia di Treviso, con gli imprenditori che hanno risposto chiedendo al governo una lotta serrata contro la burocrazia e la corruzione. Renzi si presenta cercando di respingere le critiche sulla scarsa crescita: «Sento che si continua a discutere se il Pil sale dello 0,8% o dell’1,1%, ma non è su ciò che si basano i veri valori». Il viaggio del premier, complicato da tre ore di ritardo per un incidente avvenuto all’aeroporto di Ciampino, è stato una full immersion condotta di corsa. .

Il primo appuntamento alla Fassa Bortolo (materiali per l’edilizia), accolto dal titolare, Paolo Fassa: «Sono un renziano, ma chiedo di mettere mano a burocrazia e corruzione». Poi alla latteria Nonno Nanni e alla Tecnica (attrezzature da montagna) di Giavera del Montello. Qui Alberto Zanatta ha fatto un appello: «Servono incentivi in ricerca e sviluppo, come in Austria». Tempo di una foto di gruppo e di corsa alla Geox di Montebelluna. Il patron Mario Moretti Polegato lo saluta come «innovatore, capace di politiche europee conformi a ciò che chiedono le aziende» ma poi lo esorta a «incentivare la cultura sui brevetti e di sburocratizzare». Ultimo passaggio in casa Benetton. Anche Gilberto Benetton avanza richieste al capo del governo: «Si faccia di più su decontribuzione, super-ammortamento, defiscalizzazione. E da uomo del fare, voterò Sì al referendum». Renzi, sorridente, fa il bilancio a fine tour: «La richiesta che ricevo è di lottare contro la corruzione e la burocrazia. Meno burocrazia c’è, più è difficile che la corruzione si sviluppi».
Di Mauro Pigozzo, da Il Corriere della Sera