Martini,Pdl: non vado il 13 perchè sono donna e non mi faccio strumentalizzare. W l'Italia!
Venerdi 11 Febbraio 2011 alle 15:58 | 1 commenti
Morena Martini, Assessore Provinciale Pdl - Il 13 febbraio NON andrò alla manifestazione promossa per difendere la "dignità delle donne" perché SONO UNA DONNA e non mi faccio e lascio STRUMENTALIZZARE da altre donne che, mascherate, usano una sacrosanta crociata di presenza femminile e di genere come lotta politica bieca contro il governo. Rispetto chi, in opposizione e da oppositore, vuole che questo governo si dimetta.
Accetto la critica politica e le argomentazioni che tale critica provoca. Non accetto, però, la strumentalizzazione. Questa manifestazione che sembra nascere con i migliori intenti, non è una proposta "per" costruire qualcosa. Una manifestazione per proporre dei modelli nuovi di leadership rispetto al passato. E' una manifestazione "contro" qualcuno. E questo al di là delle belle parole che l'attrice Finocchiaro recita nello spot che illustra l'iniziativa. Riporto solo questa, tra le tante frasi, scritte da chi parteciperà domenica a questa marcia : "..evviva le donne vere, quelle di sani principi e oneste...! quelle che hanno cuore, testa e orgoglio! mettiamo i bastoni tra le ruote a tutte " le altre"... quelle marce! Uniamoci tutte, combattiamo fianco a fianco con la magistratura per decretare la fine del berlusconismo!" Penso, allora, che solo questo sia scopo della manifestazione!
Io sono una donna iscritta al PdL. Non mi sento una donna "marcia" solo perché critico una parte della magistratura che, evidentemente, insegue pregiudizi ed architetta massacri mediatici. Credo di essere una donna vera se per "vera" si intende una donna che lavora a casa ed in ufficio; una donna che ha famiglia; una donna che rispetta le leggi; una donna che rispetta le idee degli altrie non si assoggetta alla massificazione ridicola e svilente di chi andrà in piazza a manifestare contro il Governo mascherando questa iniziativa sotto le nobili cause dei diritti di genere.
Vorrei sapere dove erano queste donne scandalizzate della moralità di Berlusconi e del comportamento di una manciata di ragazze in cerca di notorietà , quando vennero candidate ed elette in parlamento Cicciolina e Moana Pozzi. Non ricordo che le due signore potessero vantare un curriculum politico da militanti attive. Eppure, contro la loro elezione, non furono inscenati cortei o merce. Non fu rivendicata nessuna volontà di avere persone "perbene" a rappresentarci. La storia, in questo caso, non si ripete, ma dovremmo avere noi donne adulte l'onestà intellettuale di ricordare certi episodi alle giovani donne che marceranno domenica. Vorrei sapere dove erano nascoste in questi anni le signore ed i signori che marceranno domenica prossima quando hanno letto che la nostra provincia di Vicenza ospita il maggior numero di locali per adulti del Veneto, locali che - credo - non sono frequentati dall'entourage di Berlusconi ma da uomini e donne che vivono e lavorano nel Vicentino. Con questo non mi arrogo il diritto di difendere il Presidente del Consiglio. Ribadisco che il confine tra la morale privata e l'etica pubblica per certe cariche non dovrebbe esistere.
Perché non manifestiamo per boicottare l'acquisto di tutti quei prodotti che utilizzano nella pubblicità gli stereotipi di genere o addirittura il nostro corpo? Perché non costruiamo qualcosa insieme, destra e sinistra, che costringa i nostri segretari di partito a candidare persone CREDIBILI sia uomini che donne? Anzi, mi spingo più in là . Visto che le candidate ed elette donne sono in numero insignificante rispetto ai colleghi maschi, perché non diamo vita ad una class action veramente trasversale e propositiva per chiedere di essere rappresentate e rappresentati da persone che conoscano almeno la differenza tra una determina ed una delibera?
E' strano che questa manifestazione nasca SOLO in questo momento storico e che si intitoli "Se non ora quando". Esatto: quando? Quando cominceremo a lavorare insieme riconoscendo a tutte le donne la dignità che meritano nel momento in cui lavorano bene e si impegnano per il paese? Paese che ha come Ministro l'On. Mara Carfagna che si impegna a portare avanti una rivendicazione di genere in modo ottimo e coerente ma alla quale non viene perdonato (dalle donne che marceranno domenica) il fatto di aver partecipato a Miss Italia e di aver lavorato in TV. Quelle stesse donne che marceranno domenica accettano, però, che i magistrati facciano politica insieme ad una parte di intellettuali ed opinionisti che usano la televisione pubblica per fare proselitismo : nessuna indignazione per questi? Nessuna marcia contro loro?
Sono ORGOGLIOSA di essere fra quelle donne che rimarranno a casa per difendere i veri valori della Democrazia e delle politiche di Genere.
W l'Italia Unita.
Prof.ssa Morena Martini
Assessore Provinciale
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Il potere deve essere responsabile e i politici lo devo capire! non si può prendere in giro la gente e creare meccanismi sbagliati! si arriva a questi punti poi!
Quindi viva la piazza per esprimere il malcontento con la speranza in una politica giovene, libera mentalmente e migliore!